Corte dei Conti chiede una relazione al Comune di Scafati, il sindaco chiarisce

Aliberti: “Chi non sa, taccia. Adempimento periodico previsto dalla norma"

corte dei conti chiede una relazione al comune di scafati il sindaco chiarisce

Le parole del primo cittadino: "Alla Corte dei conti porterò tutti gli amministratori di Agro Invest che hanno prodotto 23 dei 30 milioni di euro di debito dell’Ente”

Scafati.  

Il Sindaco Angelo Pasqualino Aliberti interviene in merito alla relazione richiesta dalla Corte dei conti sullo stato di attuazione del piano di riequilibrio pluriennale cui il Comune di Scafati è sottoposto.

Una richiesta che ha subito aperto un animato dibattito politico. Ad intervenire è stato Michele Grimaldi, consigliere comunale del PD: “Nemmeno sei mesi ed il Sindaco di Scafati è già convocato in Presidenza (dalla Corte dei Conti). Nel 2017 ci lasciò con 33 milioni di euro di debito. Adesso, entro il 17 gennaio, dovrà dar conto delle sue scelte sbagliate (e di quelle del suo predecessore, ma d’altronde…). In caso di risposte insoddisfacenti, il Comune andrà in dissesto". scrive nella nota. 

A tal riguardo, non si è fatta attendere la risposta del primo cittadino di Scafati. Aliberti tiene a chiarire che, "contrariamente a quanto dichiarato sui social e sugli organi di stampa da alcuni consiglieri di minoranza, non si tratta di una richiesta riferita ai primi sei mesi dell’Amministrazione Aliberti, ma di un adempimento periodo previsto dalla normativa e attinente al triennio 2021-2023".

Le dichiarazioni del primo cittadino

“Chi non sa, farebbe meglio a tacere - ha dichiarato il Sindaco Angelo Pasqualino Aliberti – perché si incorre in brutte figure. La violenza e l’abitudine a strumentalizzare di una parte dell’opposizione induce a diffondere notizie del tutto prive di fondamento. E questo è un fatto gravissimo. Mai è arrivata nota della Corte dei conti finalizzata a sindacare sui primi sei mesi di questa amministrazione. E’ semplicemente pervenuta, ai sensi dell’art. 243 del Tuel, la richiesta di una relazione sul piano di riequilibrio pluriennale cui l’Ente è sottoposto per valutare lo stato di attuazione relativo all’ultimo triennio, ovvero, a quanto prodotto dall’Amministrazione Salvati e dalla Commissione straordinaria. Con i dirigenti stiamo elaborando la documentazione richiesta, che è un atto dovuto". 

"Dalle notizie che emergono dalle relazioni emerge un dato importante: un saldo positivo di due milioni di euro rispetto al previsionale previsto nel piano di riequilibrio. - prosegue il primo cittadino - Predisporremo una relazione che sarà veritiera anche rispetto a quanto sarà fatto in prospettiva per rientrare dal piano di riequilibrio entro il 2025. Ci avviamo alla vendita dei lotti del nuovo piano degli insediamenti produttivi per 130 mila metri quadrati di terreno, per un incasso di 13milioni di euro. Ci avviamo alla vendita dei nuovi loculi cimiteriali. E possiamo dire che le farmacie non rappresentano più un debito di nove milioni di euro alla luce di una proposta transattiva di un milione e ottocentomila euro che ci è pervenuta dal Consorzio Farmaceutico intercomunale e rispetto alla quale intendiamo ancora ragionare. E’ giusto ricordare che non c’è nel piano di riequilibrio la vendita dello Stadio comunale e del Palamangano, prevista dalla precedente Amministrazione. Quando certi attacchi sul piano di riequilibrio vengono da quella parte politica che dovrebbe tacere al riguardo mi verrebbe l’idea di portare in Consiglio comunale una proposta finalizzata ad aggredire non solo la società Agro Invest responsabile di 23 dei complessivi 30 milioni euro del debito del Comune, ma anche gli amministratori della stessa società, che spesso, come in questo caso, parlano e fomentano, quando dovrebbero tacere per le grosse responsabilità che hanno e di cui dovrebbero rispondere. Per non parlare dei sei milioni di euro prodotti dagli altri comuni che non hanno versato nel fondo unico di Ambito e rispetto ai quali solo il sottoscritto ha preso provvedimenti perché prima nessuno mai si era attivato", la conclusione della fascia tricolore.