Donna morta e pronto soccorso chiuso: "Pronti a rivolgerci alla procura"

Scafati, ultimatum di Aliberti: avvertirò il prefetto, in ballo la salute delle persone

donna morta e pronto soccorso chiuso pronti a rivolgerci alla procura
Scafati.  

All’indomani del decesso della 59enne morta nei pressi dell’ingresso dell’ospedale di Scafati dopo essere stata colta da malore, senza avere la possibilità di essere soccorsa, il primo cittadino Pasquale Aliberti preannuncia battaglia.

Saltato l'incontro in programma venerdì alle 12 all'Asl di Salerno, ma l'appuntamento è solo rimandato. 

"La tragica vicenda accaduta Scafati - ha commentato il sindaco Aliberti - è la punta di un iceberg di una sanità gestita dalla Regione Campania in modo criminale, sul piano politico, nel dopo commissariamento. La mancata riapertura del punto di primo intervento, nonostante i lavori siano terminati da tempo, ed il trasferimento continuo del personale dal 'Mauro Scarlato' presso altre strutture ospedaliere disposto negli ultimi mesi ci conferma la percezione di una visione regionale salernocentrica che mortifica, invece, una provincia intera. La sanità territoriale, l’emergenza e l’alta specializzazione, con un aumento del numero delle persone che decidono di curarsi fuori regione, sono la testimonianza che in Campania le strutture sono inesistenti a fronte di una classe medica di grande qualità. Il Partito democratico a Scafati è venuto a fare cinque campagne elettorali sfruttando la vicenda dell’ospedale 'Mauro Scarlato' e annunciando la riapertura del pronto soccorso addirittura con una serie di delibere adottate dai direttori generali che si sono susseguiti. Delibere nelle quali si parlava di uno stanziamento di 4,5 milioni di euro che sono state predisposte per gettare fumo negli occhi, per prendere in giro la gente, perché non hanno prodotto nulla, anche perché mai nessun atto aziendale è stato pubblicato all’albo pretorio dell’azienda ospedaliera, mai nessun atto aziendale è stato approvato dalla Regione Campania", l'atto d'accusa del sindaco.

"Se  non avrò risposte immediate, e soprattutto certe, prima avviserò prefetto e procura nell’interesse e a tutela di chi, per questa disorganizzazione ha dovuto subire la malasanità nel dopo commissariamento a causa di una Regione che per i livelli essenziali di assistenza è tra le ultime in Europa, poi organizzerò una manifestazione di protesta con il coinvolgimento della cittadinanza e andremo direttamente in Regione. Non possiamo più tollerare questo terrorismo politico in Campania in tema di Sanità", l'ultimatum di Aliberti.