Scafati, (ri)comincia l'era Aliberti: "Ma basta con l'odio e le polemiche"

Proclamazione per il neo eletto sindaco: "Necessario collaborare nell'interesse della città"

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Scafati.  

Questa mattina, nell’aula consiliare, presso la biblioteca comunale “F. Morlicchio”, si è tenuta la cerimonia di proclamazione del sindaco Pasquale Aliberti, eletto con il 53,04% dei voti validi (11790 preferenze). Dopo il discorso di rito del presidente dell’ufficio elettorale centrale, Rosa Amato, il neo primo cittadino, visibilmente emozionato, ha rivolto un ringraziamento a tutti i presenti, prima di raggiungere Palazzo Meyer per il passaggio delle consegne.

“Ringrazio - ha dichiarato il Sindaco Pasquale Aliberti - tutti i presenti, è una bellissima emozione. Ringrazio i consiglieri comunali, di maggioranza ed opposizione. A loro va un ringraziamento e un messaggio. Dobbiamo ricreare in questa città una grande famiglia di famiglie, ripristinare un clima di collaborazione per lavorare insieme, ciascuno nel rispetto delle proprie responsabilità, lasciando da parte le invidie, la violenza, le polemiche e l’odio. E’ arrivato il tempo della responsabilità che dobbiamo assumerci, io per primo, avendo avuto mandato dalla città di cambiare le sorti di Scafati. Per fare ciò ci vuole passione, abnegazione, costanza, determinazione, confronto. Io ce la metterò tutta, consapevole del fatto che dovrò sottrarre tempo alla mia famiglia, al mio lavoro, ma lo farò con con l’entusiasmo che mi ha sempre contraddistinto, per lavorare a tempo pieno per Scafati e gli scafatesi - il discorso di Aliberti - . Voglio rivolgere un ringraziamento ai parlamentari presenti, ai consiglieri regionali, ai sindaci degli altri comuni, ai dipendenti comunali, ai parroci e alle associazioni di volontariato. Rivolgendovi lo stesso augurio che mi è stato rivolto dall’ex vescovo di Nola, mi auguro che noi, tutti insieme, non solo io, possiamo veramente realizzare tutto quanto è necessario per soddisfare le attese della città, nell’interesse esclusivo degli scafatesi, attraverso una rete di rapporti, al di là degli attriti, delle frizioni che dobbiamo lasciarci alle spalle e ripristinando un dialogo, un confronto, una collaborazione concreta per il bene di tutti”.