Ad Amalfi, due dei quattro stabilimenti storici della Spiaggia Grande saranno costretti a demolire le proprie strutture e provvedere al ripristino dello stato dei luoghi. Una sentenza confermata dal Consiglio di Stato, che ha respinto così gli appelli avverso le decisioni del Tar del 2017.
La cronologia: dall'ordinanza del Comune nel 2014, allo stop del Tar fino all'attuale sentenza del Consiglio di Stato
La vicenda ebbe inizio ormai quasi dieci anni fa, nel 2014, con le ordinanze di demolizione delle strutture fisse da parte del Comune di Amalfi. Il Tar della Campania dispose la sospensione delle ordinanze per poi pronunciarsi nel merito tre anni più tardi, autorizzando la rimozione delle strutture fissate sull'arenile.
Una sentenza, questa del Consiglio di Stato, che arriva proprio all'inizio della nuova stagione balneare ma che non va ad inficiare l'attuale stagione estiva. I proprietari dei due lidi avranno tempo fino al 31 dicembre, alla scadenza delle concessioni demaniali, per poter adempiere ai propri obblighi.
Le sentenze sono state emesse il 18 e 19 aprile. Nel frattempo, si attendono gli sviluppi su altri due procedimenti.
