Baratto amministrativo, la proposta di Scoppa

L'ex consigliere comunale sprona il sindaco di Angri ad adottare il provvedimento

Angri.  

Baratto amministrativo, l'ex consigliere comunale di Angri, Alfonso Scoppa, fa appello alla giunta Ferraioli.

“Il 15 luglio 2015 ho postato sulla mia bacheca facebook, la novità/opportunità normativa fornita da D.L. 133/2014 articolo 24, ovvero la possibilità concessa ai Comuni di soddisfare le proprie pretese tributarie ed ai cittadini di poterle adempiere con corrispettivo non pecuniario bensì d’opera – scrive Scoppa -. La strada auspicabile riguarderebbe i tributi scaduti e non ancora pagati, iscritti a ruolo che non entrano dunque nella parte corrente delle entrate, riguardando invece i residui attivi, croce e delizia del bilancio del nostro comune. In parole pratiche, il comune valuterebbero il valore orario del lavoro del cittadino inadempiente (ad esempio come per i voucher 10 euro lordi e 7,50 euro netti) e per ogni tot di ore lavorate effettuerebbe uno sgravio di cartella esattoriale o di altro titolo esecutivo, ad esempio ingiunzione per multe automobilistiche, di pari valore”.

“In bilancio si opererebbe una riduzione dei residui ed il cittadino adempirebbe alla propria obbligazione tributaria - prosegue l'ex consigliere - Ovviamente per sortire un effetto finanziario neutrale sui flussi del comune, i lavoratori da utilizzare a tempo determinato in Angri Eco Servizi, dovrebbero essere presi da liste di contribuenti inadempienti con numeri isee bassi, in modo da non dover pagare le retribuzioni in denaro e da non avere doppia uscita. Spingevo inoltre, in un altro comunicato, affinché si attingesse dal bando “lavoro occasionale” della Regione Campania, fortunatamente ancora in essere, proprio per effettuare un ulteriore taglio di costi all’azienda speciale e predisporre magari un’unica lista di lavoratori propedeutica alla partecipazione al bando. Cioè i lavoratori impiegati nell’azienda, verrebbero pagati con contributi regionali e per un massimo di 3.000 euro ogni anno".

"Il tutto andrebbe disciplinato in un regolamento ad hoc chiaramente - conclude - Ci sarebbe tanto da studiare e da programmare. Mi auguro che si operi in questa direzione. Purtroppo però, con rammarico, constato che i primi atti non sembrano andare in tal senso”.

 

Redazione Sa