Bretella Eboli-Agropoli: il Nursind Salerno promuove il progetto

Il segretario territoriale Nursind, Biagio Tomasco: «Possibile che non si ravvedano i vantaggi?»

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Il Nursind Salerno prende posizione sulla querelle che sta tenendo banco sull’utilità o meno della costruzione della bretella che collegherebbe Eboli con Agropoli. Sul caso è intervenuto, infatti, il segretario territoriale Nursind, Biagio Tomasco.

Agropoli.  

Il Nursind Salerno prende posizione sulla querelle che sta tenendo banco sull’utilità o meno della costruzione della bretella che collegherebbe Eboli con Agropoli. Sul caso è intervenuto, infatti, il segretario territoriale Nursind, Biagio Tomasco, sottolineando l'importanza anche dal punto di vista sanitario della nuova struttura. 

Il commento

«E' fuor di dubbio che ogni infrastruttura che vada a migliorare le condizioni socioeconomiche di qualsiasi territorio debba essere accolta senza se e senza ma, ed è per questo che rimaniamo basiti dinanzi alle levate di scudi di alcuni sindaci secondo cui tale bretella porterebbe unicamente vantaggi al Cilento e non a tutti i territori interessati dal suo attraversamento» ha detto Biagio Tomasco, segretario territoriale del Nursind Salerno.

«Possibile che non si ravvedano gli innumerevoli vantaggi per tutto il territorio interessato sotto l’aspetto socio economico e sanitario, quali, ad esempio, la fruibilità delle strutture sanitarie per tutti i cittadini del comprensorio che oggi raggiungono a fatica gli ospedali pubblici dediti all’emergenza all’interno delle reti tempo dipendenti? Eppure sono all’ordine del giorno le notizie di cronaca che raccontano di episodi finiti male perché i mezzi di soccorso o sono giunti tardi sul posto dell’incidente o sono, al contrario, giunti tardi dal luogo dell’incidente all’ospedale di riferimento vuoi per le condizioni oro geografiche delle zone interessate o per via della completa assenza di collegamenti veloci dalle zone interne a quelle urbanizzate? Possibile che ancora oggi, in un territorio sempre più spopolato e disincentivante rispetto all’avvio di attività commerciali, qualcuno possa ragionare ancora alla cicero pro domo sua? Eppure basterebbe fare un giro tra tutte le agenzie di viaggi che si occupano di organizzare soggiorni nel Cilento per capire come i turisti si informino, in maniera scrupolosa, dell’opportunità o meno di avere un’adeguata assistenza sanitaria nel luogo di villeggiatura prescelto, con il risultato che qualora detta assistenza non possa essere garantita o fruita al 100%, si verifichino numerose disdette con importanti ricadute economiche per il territorio. Qualcuno ha mai calcolato quanto impieghi un ambulanza del sistema 118 a percorrere lo stesso tratto che normalmente si fa in una zona ad alta urbanizzazione, rispetto allo stesso tratto nei comuni interni del Cilento?».