Nuovo servizio scuolabus Baronissi, Fiadel scrive a Prefetto per i 3 non assunti

"Tre lavoratori della precedente gestione lasciati per strada. Rispettare regole o sarà sciopero"

nuovo servizio scuolabus baronissi fiadel scrive a prefetto per i 3 non assunti

A inizio settimana lavoratori e sindacato sono stati protagonisti di un presidio al Comune di Baronissi per chiedere l’intervento delle istituzioni.

Baronissi.  

Il servizio di trasporto scolastico nel comune di Baronissi è passato nelle mani della cooperativa sociale Irno Progetto Vita, in sostituzione della ditta Acampora Group srl, rinunciataria. Con la nuova ditta subentrata per il servizio scuolabus, "tre lavoratori sono stati lasciati per strada”, questa la denuncia della Fiadel in merito all’avvicendamento avvenuto nei giorni scorsi. Una svolta che ha portato alla riassunzione di sette dei dieci lavoratori che effettuavano il servizio in precedenza.

La Fiadel scrive al Prefetto per i tre non assunti

“Tre di loro sono stati lasciati in mezzo a una strada, con la ditta che ha omesso di effettuare il passaggio di cantiere – ha sottolineato Angelo Rispoli, segretario provinciale della Fiadel – Voglio ricordare che la nuova ditta adotta il contratto delle cooperative sociali, e dunque sarebbe obbligata all’applicazione della clausola sociale”.

A inizio settimana lavoratori e sindacato sono stati protagonisti di un presidio al Comune di Baronissi per chiedere l’intervento delle istituzioni.

“In questo caso l’Ente appaltante è chiamato a vigilare sulla procedura. Sappiamo che il sindaco di Baronissi, Gianfranco Valiante, ha inviato una lettera alla nuova ditta chiedendo di risolvere la vertenza. Ma in un incontro informare con la stessa ditta ci è stata comunicata la volontà di proseguire per la propria strada”, ha proseguito Rispoli.

Per questo motivo il sindacato ha inviato una lettera al prefetto di Salerno con la richiesta “di convocare Comune, azienda e organizzazioni sindacali per porre in essere la procedura di raffreddamento del conflitto, al fine di evitare azioni di lotta che possano causare disservizi alla popolazione – ha concluso il segretario – In caso contrario si andrà verso lo sciopero”.