Turismo sostenibile, il Parco Nazionale del Cilento diventa un viaggio virtuale

Sono stati presentati quattro itinerari che raccontano il sito ambientale nazionale

turismo sostenibile il parco nazionale del cilento diventa un viaggio virtuale

Il sito presenta quattro itinerari che coinvolgono 35 comuni, “Palinuro – Caselle in Pittari” “Lustra – Moio della Civitella” “Roccadaspide – Piaggine – Castelcivita” “Sicignano degli Alburni – Padula”, individuati prevalentemente nelle aree interne

Moio della Civitella.  

Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni diventa un viaggio virtuale. È online il sito web www.itinerariculturalinelcilento.it - Itinerari culturali e ambientali nel Cilento - Turismo sostenibile e sviluppo locale nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, presentato presso l’Osservatorio dell’Appennino Meridionale, alla presenza delle autorità e dei sindaci dei Comuni coinvolti nel Progetto.

Il progetto

Il sito presenta quattro itinerari che coinvolgono 35 comuni, “Palinuro – Caselle in Pittari” “Lustra – Moio della Civitella” “Roccadaspide – Piaggine – Castelcivita” “Sicignano degli Alburni – Padula”, individuati prevalentemente nelle aree interne del Parco.

La soddisfazione dell'Osservatorio

«L’iniziativa dell’Osservatorio dell’Appennino Meridionale, Consorzio costituito dall’Università di Salerno e dalla Regione Campania - afferma il professor Salvatore Sica, direttore dell’Osservatorio - è estremamente innovativo, soprattutto nell’idea di fondo, ovvero che il Cilento è una realtà straordinaria del Paese, della Campania, apprezzata e riconosciuta anche in ambito internazionale, che però non fa sistema a sufficienza. La piattaforma digitale realizzata intende proporre e rendere fruibile ad un numero molto elevato di persone percorsi storico-culturali e naturalistici, come premessa per un’effettiva valorizzazione del territorio e delle aree interne».

«Il quadro complessivo che emerge dal Sito web evidenzia la ricchezza del patrimonio storico/culturale, ambientale e paesaggistico presente nell’area del Parco – afferma la professoressa Mariagiovanna Riitano, presidente dell’Osservatorio dell’Appennino Meridionale, ideatrice e coordinatrice del Progetto e della sua realizzazione – Ad arricchire la narrazione le molteplici modalità di linguaggio utilizzate: video, foto, schede illustrative, cartografie propongono uno o più viaggi virtuali, capaci di stimolare la curiosità e l’interesse degli utenti. Il nostro intento è stato quello di realizzare uno strumento di conoscenza su piattaforma digitale che potesse favorire lo sviluppo del turismo e di conseguenza la crescita economica dei Comuni del Parco. A tal fine, nel Sito non mancano le indicazioni relative alle strutture recettive e quelle della ristorazione.

Mi voglio soffermare brevemente sul patrimonio ambientale che è stato rappresentato attraverso cartografie tematiche, appositamente realizzate, relative ai Siti di Interesse Comunitario, riconosciuti come un’eccellenza dall’Unione Europea per la magnificenza degli habitat, della flora e della fauna selvatica e per la conservazione delle biodiversità – prosegue la Riitano – Le cartografie sono commentate con approfondimenti sulle formazioni vegetali presenti nei diversi contesti».

Gli ospiti

Alla presentazione del sito web hanno partecipato anche il professore Luca Cerchiai, direttore del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale, il professore Pietro Campiglia, direttore del Dipartimento di Farmacia, il professore Virgilio D’Antonio, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione; oltre a portare i saluti i direttori hanno commentato positivamente il Progetto, ritenendolo uno strumento innovativo, un modello da ampliare ulteriormente per favorire lo sviluppo di tutti i comuni del Parco.

Il commento della Provincia e della Regione

«Le aree interne sono un’emergenza assoluta – dichiara il Presidente della Provincia Franco Alfieri – La strategia nazionale Snai è inadeguata e insufficiente. Alburni e Alto Calore sono le aree più fragili della Campania. Il problema è la scarsa accessibilità. Abbiamo grandi attrattori come il Parco Archeologico di Paestum, Velia e Padula, ma i turisti non si trattengono perché manca un’azione di sistema. È possibile mettere in rete attrattori e turisti solo attraverso gli itinerari, così come ottimamente proposto nel Progetto presentato oggi. Il bosco, i fiumi sono risorse da organizzare. Anche il silenzio è una risorsa preziosa perché tanti turisti amano la tranquillità dei nostri borghi, dei nostri panorami. È necessario un coordinamento e avere l’Università vicino a noi, alla politica, agli imprenditori, alle associazioni è una grande opportunità».

«Oggi il Cilento è un brand – afferma Michele Cammarano, presidente Commissione Aree Interne Regione Campania – Serve però un coordinamento. Il Progetto realizzato dalla Prof.ssa Riitano ci permette di costruire un modello di sviluppo, una rete con l’Università di Salerno e con l’Appennino Meridionale. È importante che ci sia una voce autorevole per elaborare soluzioni innovative per le aree interne, per utilizzare i fondi del PNRR per progetti seri e che possano favorire un futuro migliore. È un cambiamento di rotta – prosegue - Le aree interne devono fare turismo ma è necessario stimolare anche la realizzazione di servizi dedicati».

Il presidente Cammarano, avendo apprezzato lo spessore della ricerca che sostanzia il Sito web e l’individuazione di itinerari di grande interesse, rivolge all’Osservatorio l’invito a presentare il Progetto “Itinerari Culturali e Ambientali nel Cilento”, in Regione, per un’audizione.