Giornata contro la violenza sulle donne, il Duomo di Amalfi si illumina di rosso

L'amministrazione Milano ha deciso di rinnovare il messaggio di solidarietà e vicinanza alle vittime

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Amalfi.  

Il Duomo di Amalfi si illumina di rosso per la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Il monumento simbolo della Costa d’Amalfi diventa messaggio contro ogni forma di violenza, dal femminicidio all’odio emergente che si muove online attraverso la rete

L’amministrazione di Amalfi, guidata dal sindaco Daniele Milano, ha deciso di rinnovare ancora una volta il messaggio contro ogni forma di violenza, di sudditanza psicologica o di sottomissione economica, attraverso il monumento simbolo, la Cattedrale di Sant’Andrea, riconosciuta in tutto il mondo: le arcate, la facciata, le scale si colorano di rosso, in una sintesi visiva dell’urlo del dolore per scardinare le coscienze.

Un messaggio contro l'indifferenza

"Non si può rimanere indifferenti, occorre intervenire con urgenza per arginare qualsiasi forma di maltrattamenti. La prevenzione e il contrasto al femminicidio va realizzata ogni giorno - sottolinea l’assessore alle politiche sociali, Francesca Gargano -. La leggera flessione del numero delle vittime nell’ultimo anno non deve arretrare l’azione di sensibilizzazione. Occorre ampliare il sistema di protezione: infatti, se l’ultimo dossier Istat delinea nel 2020 una crescita del servizio di Centri anti violenza e delle case rifugio, tuttavia denota come queste si concentrino soprattutto al nord. È indispensabile ridurre questo divario che esiste nel Paese".

«Come afferma Papa Francesco, “non si può ignorare il grido delle vittime di violenza, sintomo di degrado per tutta l’umanità” - insiste l’assessore alla Cultura, Enza Cobalto -. Un odio che si amplifica anche tra i giovani attraverso il web e i social network, con episodi di cyberbullismo, revenge porn, sessismo e misoginia online, nella maggior parte dei casi non denunciati. È indispensabile fornire tutela economica e giuridica a fronte dei maltrattamenti, garantendo soprattutto l’autonomia finanziaria. La carenza di occupazione femminile e la dipendenza economica del partner diventano una forma di ricatto che imprigiona. Come Amministrazione stiamo lavorando alla sensibilizzazione, soprattutto a partire dai giovani, per formare generazioni che si sentano libere, che non abbiano paura di sentirsi giudicate, attive nella società nel rispetto dei diritti umani, a partire dall’uso delle parole. La violenza non ha colori o generi: è violenza e basta e va combattuta ogni giorno».