L’amministrazione comunale di Baronissi ha aderito con grande partecipazione al “Selciato della Memoria” di Biella composto dalle lapidi che i municipi italiani hanno inviato in Piemonte con il nome del luogo e il numero dei soldati mai più tornati a casa dal fronte.
La “lastra della memoria” onora così i 113 Caduti della Prima guerra mondiale della città di Baronissi ed è un tassello dell'imponente opera collocata nella vasta area monumentale del Nuraghe Chervu. «Attraverso questa iniziativa - sottolinea il sindaco Gianfranco Valiante - rendiamo omaggio e onoriamo i 113 giovani di Baronissi caduti sul campo durante la Prima Guerra Mondiale. Il progetto ci ha subito colpito per la sua semplicità: nessuna retorica, solo il collettivo omaggio ai caduti della Prima guerra mondiale nella nuda pietra».
All'inaugurazione dell'opera di Biella è intervenuta il vicesindaco Anna Petta: «Un gesto simbolico, dal grande significato - spiega Petta - un selciato che lascerà alle future generazioni una testimonianza concreta del fatto che, a distanza di oltre un secolo, abbiamo il dovere della memoria e ci ricorda che, oggi come ieri, le guerre producono solo morte».
Alla presenza del cardinale Arrigo Miglio e del vescovo di Biella Roberto Farinella, il sindaco della città Claudio Corradino, insieme al presidente del circolo culturale sardo “Su Nuraghe” Battista Saiu, hanno accolto più di un centinaio di sindaci provenienti da diverse regioni italiane. Inaugurata nel 2008, ha celebrato la posa del secondo lotto di “pietre di memoria” provenienti dai comuni italiani, in ricordo di quanti hanno sacrificato la vita per la Patria.
A Biella inaugurato il selciato della memoria con pietra dei caduti di Baronissi
Omaggio ai 113 caduti della Prima guerra mondiale della città della Valle dell'Irno
All'inaugurazione ha partecipato il vicesindaco Anna Petta: "Un gesto simbolico ma dal grande significato"
Baronissi.