Il sottosuolo di Camerota e del Cilento riservano una grande sorpresa: gli scavi condotti questo mese di settembre dagli esperti delle Università di Siena e di Bologna in collaborazione con la Soprintendenza di Salerno e Avellino e il Comune, hanno portato alla luce i resti di un grande pachiderma.
Dall'attività di scavo condotte alla Grotta del Poggio sono state portate alla luce, nella parte alta della serie stratigrafica, i resti di un Paleoloxodon antiquus, o elefante a zanne diritte.
"La presenza di questo animale nei livelli abitati dal Neandertal - ricorda il Comune di Camerota in una nota - era stata già segnalata, per gli strati più antichi della grotta, dal professore Palma di Cesnola negli anni ’60 del secolo scorso. I resti rinvenuti nel corso dell’attuale campagna di scavo appartengono all’osso di un arto e mostrano evidenti tracce di percussione indicative del fatto che l’elefante venne macellato dall’uomo".