Basso Cilento, disagi alla circolazione: gli operatori scrivono al Prefetto

Sono molteplici le situazioni di difficoltà: auto in doppia e tripla fila e in sosta su fermate bus

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Camerota.  

Con una nota indirizzata al Prefetto di Salerno, alla direzione generale della Mobilità della Regione Campania, alla Provincia di Salerno e alle forze dell’ordine e di polizia del territorio, Alessandro Infante, amministratore del Autolinee Infante, ha portato alla luce la ‘problematica di ordine pubblico relativa alle condizioni di viabilità sul tratto stradale ‘Marina di Camerota-Palinuro-Pisciotta scalo ferroviario e le criticità legate nelle località Mingardo e Saline’. Auto in doppia e tripla fila ambo i lati con relativo restringimento della carreggiata, auto in divieto di sosta, auto su fermate bus, auto in sosta nelle gallerie, insomma, sono molteplici le situazioni che ogni giorno, d’estate, mettono a repentaglio la sicurezza di chi transita in quelle zone.

«La massiccia presenza di auto in coda lungo tutto il restringimento della carreggiata causa netti ritardi su tutte le corse del trasporto pubblico locale con conseguenze negative su ogni coincidenza dei servizi intermodali bus + treno oppure bus + volo in andata e ritorno – specifica Infante nella nota che è stata inviata anche ai sindaci dei tre Comuni -. Innumerevoli sono le recensioni negative pubblicate dall’utenza; in alcuni casi si è provveduto anche al rimborso. Ad aggravare la situazione, è l’assenza di fermate in sicurezza, di pensiline idonee ad offrire il ristoro dell’ombra al passeggero in attesa, di aree che possano garantire il diritto alla mobilità per le persone diversamente abili elo con problemi gravi di mobilità ed attività dedicate alla rimozione forzata – si legge ancora nel testo – L’imbottigliamento ed i relativi restringimenti di carreggiata causano condizioni gravi e pericolose che sfidano statisticamente il fato in quanto innumerevoli sono gli incidenti che si sono verificati, si verificano e si verificheranno se non ci saranno soluzioni mirate. A ciò si aggiunge l’aggressività dell’utenza in preda al panico che esaspera e minaccia con consuetudine l’intero personale dipendente. Non solo, si registra inoltre difficoltà di manovra anche per i mezzi delle forze dell’Ordine e di Soccorso. Si evidenzia inoltre l’assenza di un piano di sicurezza in caso di calamità naturale e relativo decongestionamento dei flussi umani con relativi corridoi a tutela degli stessi».

Da qui la richiesta urgente di un tavolo di confronto per discutere e porre soluzioni alle molteplici problematiche.