Alienazione farmacie comunali a Scafati. Uil Fpl: "Le maestranze vanno tutelate"

D'Aniello: "La decisione di alienare le strutture è il fallimento della politica scafatese"

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Scafati.  

Martedì mattina si è tenuta, presso il Comune di Scafati, la riunione tra i vertici dell’amministrazione comunale, rappresentati dal sindaco, della segretaria comunale e dal responsabile settore finanze, le organizzazioni sindacali e i dipendenti attualmente in forza presso le sedi farmaceutiche comunali del Consorzio farmaceutico intercomunale.

L’incontro, voluto dalla Uil Fpl Salerno, ha avuto ad oggetto la delibera di giunta comunale numero 11 del 25 gennaio scorso, con cui era stato approvato l’atto di indirizzo per l’avvio della procedura di alienazione delle cinque farmacie comunali, già gestite dal Consorzio farmaceutico intercomunale di Salerno.

La Uil Fpl ha espresso, in via preliminare ed adsorbente, la sua perplessità e la sua amarezza circa la decisione di alienazione delle farmacie comunali, visto che rivestono non solo un patrimonio in termini economici ma soprattutto in termini sociali e di servizi e come tali andrebbero preservate e valorizzate.

“Questa decisione rappresenta un fallimento della politica scafatese che, benché si sia trovata di fronte ad una pregressa decisione, ratificata dalla Corte dei Conti, non ha provato minimamente ad attuare una strategia alternativa, che tutelasse il servizio pubblico farmaceutico e, nel contempo, garantisse un ritorno in termini economici e finanziari per il Comune di Scafati”, ha spiegato Filomena D’Aniello, segretaria provinciale della Uil Fpl Salerno. “Ancor più grave è l’assenza di confronto con le parti sociali, interpellate solo dopo tre anni dall’insediamento della presente amministrazione comunale. Assenza di confronto che ha sottratto le parti sociali dalla possibilità di poter dare il proprio contributo, facendo trapelare una volontà di voler alienare le sedi farmaceutiche a prescindere. Se è vero che il punto cardine del piano di riequilibrio del 2018 del Comune di Scafati prevedeva l’alienazione delle farmacie comunali, è altrettanto vero che l’Ente ha continuato a demandare al Consorzio la gestione, in assenza di convenzione, in assenza di controllo dei conti, in assenza di progettualità di rilancio e di profitto per l’Ente”.

L’alienazione delle cinque farmacie del Consorzio sul territorio scafatese, secondo la D’Aniello, porta con sé almeno due necessarie riflessioni: una in termini amministrativi e l’altra su livelli prettamente lavoristici.

“Per quel concerne l’aspetto amministrativo, la licenza delle farmacie è nelle disponibilità del sindaco, ben diverso l’aspetto lavoristico, in quanto il rapporto di lavoro dei dipendenti non è nelle disponibilità del Comune e su questo aspetto la Uil Fpl provinciale è chiara ed inamovibile. I dipendenti delle farmacie comunali sono dipendenti pubblici e come tali vanno tutelati. Una paventata clausola di solidarietà, da inserire nel bando di vendita delle farmacie e sostenuta dalla proprietà scafatese, non è ricevibile, i dipendenti hanno lo status quo di pubblici lavoratori. D’altra parte, la cronica carenza di personale del Comune di Scafati non preclude alla possibilità di poter riassorbire il personale dipendente delle farmacie presso l’Ente stesso. All’insegna della tutela dei posti di lavoro quesiti, la segreteria della Uil Fpl ha invitato i vertici del Comune di Scafati a prevedere, nel redigendo fabbisogno, la disponibilità in organico di categorie giuridiche da ricoprire utilizzando l’istituto della mobilità, istituto che potrà essere opzionato dagli attuali dipendenti del Consorzio farmaceutico intercomunale”, ha concluso la D’Aniello.