“Velia … guardiamo avanti”
“Credo che bisogna smetterla di dire sciocchezze intorno a Velia, al solo fine di coltivare protagonismi inutili e fuori luogo. Mi pare che qualcuno, senza approfondire le tematiche, continua a parlare di Velia solo per avere un titolo sui giornali”. Così esordisce il Sindaco di Ascea Pietro D’Angiolillo ad un articolo, apparso qualche giorno fa su un giornale locale, dal titolo “Legge su Velia finisce in Procura, Comune nel mirino della Regione”.
L’articolo in questione accredita l’ipotesi, prospettata dal Codacons Cilento, che il comune di Ascea non abbia fornito chiarimenti alla Regione Campania, Dipartimento delle Politiche Territoriali, circa la rendicontazione del contributo economico regionale di cui alla legge regionale n.5 dell’8 febbraio 2005 “Costituzione di una zona di riqualificazione paesistico ambientale intorno all’antica città di Velia”; il tutto adombrando una realtà diversa ed esprimendo velatamente la sussistenza di inadempimenti e responsabilità.
“Le affermazioni del Codacons Cilento non sono veritiere, sono prive di fondamento e denotano, a mio avviso, un agire teso ad esternare un protagonismo privo di contenuti reali e più vicino agli interessi di chi non vede l’ora di continuare a costruire intorno a Velia, piuttosto che approfondire responsabilmente la tematica". Il sindaco di Ascea, Pietro D'Angiolillo, replica così al Codacons che nei giorni scorsi ha chiesto nuovamente l'intervento del difensore civico della Regione Campania relativamente al mancato invio dei documenti da parte del Comune di Ascea alla Direzione generale del Governo del Territorio della Regione Campania così come richiesto nella nota dello scorso 11 gennaio firmata dall'avvocato Lucilla Palmieri e dalla dottoressa Gerarda Galdi - a cui ha fatto seguito un sollecito in data 22 febbraio.
"Il comune di Ascea con nota prot. n. 3595 del 6.4.2016 e con successiva nota prot. n. 7188 del 4.7.2016, ha fornito dettagliatamente alla Regione Campania, Dipartimento delle Politiche Territoriali, ogni notizia circa ogni fase della progettazione del P.U.A. da parte dello studio Ferrara Associati e circa la rendicontazione, documentando la spesa di € 128.794,01 a fronte del contributo erogato e pari ad € 125.000,00. Allora, ci si chiede, perché la Regione, sollecitata dal Codacons, continua a chiedere al comune di Ascea atti che sono già in possesso della Regione da circa sei anni? Come mai a tutt’oggi la Regione ha erogato solo € 125.000,00 a fronte di un finanziamento di € 500.000,00?” rincara la dose il sindaco.
“Con Decreto Dirigenziale n.16/2007 -prosegue il sindaco di Ascea- la Regione ha impegnato in favore dei comuni di Ascea e Casal Velino la somma di € 500.000,00, erogando nel 2008 un acconto di € 125.000,00. Nel 2009 il comune di Ascea pubblicava il bando per affidare la progettazione del P.U.A.; purtroppo, per una serie di giudizi (fino al Consiglio di Stato) solo in data 31.1.2014 (all’epoca del Commissario Prefettizio) è stata sottoscritta la convenzione con gli affidatari del servizio di redazione del P.U.A.. Ci si chiede, perché in tutti questi anni la Regione Campania non ha dato attuazione all’art.4 della L.R. n.5/2005, che prevedeva la nomina di un Commissario ad acta nel caso in cui entro 12 mesi dalla pubblicazione della predetta L.R. non fosse stato redatto il piano particolareggiato?”.
“La mia amministrazione è stata semplicemente danneggiata da tale vicenda, in quanto nel maggio 2014 abbiamo trovato un contratto firmato con il gruppo affidatario della progettazione del P.U.A. per una somma di € 353.931,76 e, nonostante sia stata consegnata successivamente la bozza definitiva di P.U.A., la Regione ha erogato solo € 125.000,00. E così il comune di Ascea ha dovuto accollarsi la restante somma prevista nel predetto contratto. Quindi, chi emette sentenze e proclami senza conoscere la tematica, dovrebbe essere più rispettoso della verità e delle difficoltà di chi lavora per risolvere il problema. Oggi qualcuno pensa a guardare indietro ed a trovare responsabili. Io invece guardo avanti e cerco soluzioni. Diceva R. F. Kennedy <<Ci sono coloro che guardano le cose come sono, e si chiedono perché … Io sogno cose che non ci sono mai state, e mi chiedo perché no.>>” conclude il primo cittadino.