Scafati, inquinamento fiume Sarno: "Comune chiederà stato di calamità naturale"

Grimaldi: "L'emergenza Sarno deve tornare ad essere una questione di carattere nazionale"

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Scafati.  

Inquinamento nel fiume Sarno, prosegue la battaglia del comune di Scafati.. "Il Consiglio comunale di ieri ha approvato all'unanimità la nostra mozione sul fiume Sarno. - fa sapere il consigliere Michele Grimaldi - Il Comune chiederà dunque alla Regione e al Governo la proclamazione dello stato di calamità naturale. Ed il Sindaco, in caso di risposta negativa, avrà mandato da parte di tutta l'assise di poter predisporre l'evacuazione di una parte della città."

"Il dramma del Sarno, dagli odori nauseabondi che costringono i cittadini a rimanere sbarrati in casa, agli effetti nefasti sulla salute, con i dati epidemiologici in continua preoccupante crescita, non può essere più solo una questione locale.
Il Comune di Scafati, così come abbiamo chiesto in questi mesi, deve fare la sua parte, innanzitutto con il censimento ed il controllo sugli scarichi, ma occorre una risposta straordinaria da parte di tutti i livelli istituzionali: in quest'ottica anche la pressione dell'opinione pubblica, scafatese e nazionale, sarà un fattore fondamentale.
Per questo il voto unitario di ieri, assieme alle parole che l'ex Sindaco Nicola Pesce ha speso in queste ore, sostenendo la bontà della nostra proposta, segnala uno scatto in avanti, di dignità e di consapevolezza, della nostra città e di chi ha l'onore di rappresentarla.

Non è più tollerabile che gli scarichi abusivi di alcune industrie conserviere e alcune industrie conciarie, assieme agli sversamenti illegali di alcuni settori della filiera agricola, nel nome del profitto di pochi, pregiudichino la qualità della vita e la salute di una intera comunità.
Ieri abbiamo chiesto al Sindaco e a tutta l'aula di fare una battaglia assieme, oltre ogni colore politico ed ogni convenienza di parte, per il bene di Scafati.

Siamo contenti che le nostre parole siano state ascoltate, e la nostra proposta sia stata accolta. Crediamo sia finito il tempo dei proclami, pretendiamo sia giunta l'ora delle risposte."Conclude Grimaldi. 

Intanto, sull'emergenza fiume Sarno si è espresso nuovamente anche il consigliere regionale Borrelli. Nella giornata del 24 agosto si è tenuto l’incontro tra la Gori (società che gestisce il servizio idrico integrato dell'ambito distrettuale sarnese-vesuviano) e le amministrazioni comunali di Scafati, Santa Maria la Carità e Sant'Antonio Abate e Arpac per un confronto sull'attuale situazione emergenziale e sulla tenuta e funzionamento dell'impianto di depurazione di Scafati(gestito da Gori), oramai in affanno a casa dell’arrivo di quantità eccessive di solidi sospesi in coincidenza dell’avvio delle lavorazioni delle aziende conserviere .

Secondo la Gori in soli 23 giorni le quantità di solidi pervenute agli impianti a servizio del comprensorio Sarnese ammontano a circa 13.500 tonnellate, pari alla quantità massima che secondo progetto tali impianti avrebbero dovuto ricevere in tutto l'anno di funzionamento.

“La situazione del Sarno, e dei suoi affluenti la si conosce bene anche perché denunciamo il fenomeno da anni, ora ci sono più controlli ed attenzione. Questo però non basta, è chiaro che bisogna procedere in maniera ancora più determinata, continua e soprattutto severa nei confronti di quelle aziende che non rispettando le norme ambientali sversano illecitamente quantità spropositate di rifiuti e scarti alimentari. Per questo chiediamo ad Arpac e alla Polizia Ambientale di verificare tutti gli sversamenti nel Sarno e colpire tutti i trasgressori anche con il fermo e chiusura delle attività se è necessario. ”- ha dichiarato il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.