A due anni dalla tragedia, resta vivo il ricordo del giovane escursionista Simon Gautier. Il corpo senza vita del ragazzo, di 27 anni, venne ritrovato dopo nove giorni di ricerche in una zona di Belvedere di Ciolandrea, nel comune di San Giovanni a Piro: era il 18 agosto del 2019.
Pochi giorni prima Simon era partito dalla stazione di Policastro deciso a percorrere a piedi un sentiero. Poi, il 9 agosto, quell'ultima richiesta di aiuto al 112 in cui il giovane diceva di essere caduto e di vedere il mare, non riuscendo però a dare specifiche indicazioni sul luogo in cui si trovava. Da quel momento scattarono le attività per geolocalizzare il telefono, ma nonostante i ripetuti tentativi e i giorni di intensa ricerca in cui partecipò un imponente spiegamento di forze tra vigili del fuoco, personale della Croce Rossa, carabinieri, droni, elicotteri, imbarcazioni, la sera del 18 agosto portò via ogni speranza: il corpo esanime del 27enne fu rinvenuto dagli uomini del corpo alpino in un dirupo, dopo un volo di circa 70 metri. Secondo quanto emerso dall'autopsia il giovane sarebbe deceduto in seguito ad uno choc emorragico per la rottura dell'arteria femorale, poco dopo la richiesta di aiuto.
Una tragedia che ancora oggi colpisce il cuore della comunità. Il Comune di San Giovanni a Piro, lo scorso anno, ha riconosciuto post mortem al ragazzo la cittadinanza onoraria. Il sindaco Palazzo, questa mattina, ha deposto una corona di fiori a poche decine di metri dal dirupo in cui Simon fu trovato privo di vita.