Rigenerazione urbana, piccoli comuni esclusi: sos da Castellabate

Il sindaco Maiuri: "Correggere le assurdità normative che rischiano di penalizzare i territori"

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Castellabate.  

L’amministrazione comunale di Castellabate esprime la sua preoccupazione sul tema degli interventi relativi alla rigenerazione urbana: la maggior parte dei piccoli Comuni, quelli cioè con meno di 15mila abitanti, verrà esclusa da due fondi destinati agli Enti locali e previsti dalla Legge di bilancio, con risorse impiegabili per finanziare sfide fondamentali per il futuro dei territori e delle comunità.

"Un messaggio d’allarme che è stato lanciato con l’approvazione della delibera di giunta n. 94, visto che a tale situazione non viene posto rimedio neppure con il Recovery Plan che taglia, ancora una volta, fuori i piccoli Comuni, e che sussistono inoltre notevoli disparità in ambito territoriale. Nella delibera l’amministrazione si fa parte attiva affinché il Governo modifichi il DPCM del 21 gennaio 2021 ed estenda a tutti i Comuni la possibilità di ottenere contributi per finanziare gli interventi di rigenerazione urbana e non escluda i Comuni sotto i 15mila abitanti dai fondi da assegnare in forza del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza)", si legge nella nota del municipio salernitano.

Il sindaco facente funzioni, Luisa Maiuri, spiega: «Il Parlamento a dicembre 2019 assegnò 8,5 miliardi di euro per la rigenerazione urbana dei Comuni Italiani. Con un imperdonabile errore il Governo, a gennaio 2021 destinò quei fondi solo ai Comuni con una popolazione superiore ai 15.000 abitanti. Ora il Governo Draghi nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha riproposto questa esclusione. E’ assurdo, inaccettabile - e organi superiori determineranno se incostituzionale - escludere il 42% dei cittadini italiani da queste risorse. I Comuni con meno di 15.000 abitanti rappresentano il 91% del totale dei Comuni e il 70% del territorio. Faremo tutto, anzi di più, quello che sarà possibile per correggere questa assurdità».