Continua a far discutere la vicenda legata agli alti livelli di inquinamento evidenziati dallo studio Spes nei territori della Valle dell'Irno. Nella giornata di ieri, il sindaco di Baronissi, insieme ai primi cittadini di Bracigliano, Calvanico, Fisciano, Mercato San Severino e Siano, ha richiesto un incontro urgente al Presidente della Commissione Ambiente della Regione Campania, con l’audizione del Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno, per “esaminare ed approfondire i risultati dello studio di biomonitoraggio ambientale SPES” al fine di “valutare i livelli di contaminazione delle diverse matrici ambientali nella Valle dell’Irno per le opportune valutazioni e le conseguenti determinazioni”, decidendo così di “intraprendere un percorso comune per attivare azioni sui territori interessati”.
Non si è "unito al coro", invece, il sindaco di Pellezzano, Francesco Morra che, in una nota, ha spiegato di non aver sottoscritto questa richiesta perché, "non fornisce una risposta immediata ai problemi e ai timori manifestati dai nostri concittadini" aggiungendo che "Dopo anni di impegno su questo specifico fronte, la questione debba essere affrontata dalla Regione sui singoli territori. Ben vengano manifestazioni di solidarietà allargata, ma le amministrazioni pubbliche hanno il dovere di esprimersi atti alla mano."
Una decisione presa anche "per coerenza e rispetto nei confronti di coloro che ci hanno sostenuto in questa battaglia, pur riconoscendo il grande valore dell’iniziativa promossa dai Comuni della Valle dell’Irno, abbiamo deciso di far partire una nostra richiesta autonoma che segue gli atti già promossi in questi anni, alla Regione ed al Ministero della Salute"
"Se l’obiettivo è quello di conoscere i dati - aggiunge il sindaco Morra - il nostro Ente è in possesso di tutta la documentazione necessaria. Al momento, dunque, serve soprattutto che gli enti preposti assumano una decisione nel merito di questa delicata vicenda facendo proseguire l’attività di studio per certificare le correlazioni dell’inquinamento e soprattutto così come previsto dal protocollo d’intesa potrebbe essere istituito un board scientifico di lavoro composto da esperti per studiare e valutare i risultati. Il dato attuale puro sicuramente non è esaustivo, senza i paragoni e senza gli approfondimenti potrebbe essere solo una interpretazione arbitraria che non ha nessuna utilità."
Dopo le dichiarazioni del sindaco di Pellezzano, arriva anche la nota dell'associazione “Salute e Vita”, da anni in prima linea a riguardo. "Il sindaco Gianfranco Valiante - scrive il presidente Lorenzo Forte - conosce bene la nostra attività e ci sorprende che non abbia contattato la nostra Associazione, né che abbia richiesto un incontro, e tutta la documentazione, direttamente al sindaco di Pellezzano, Francesco Morra, visto che dallo scorso 8 aprile siamo in possesso della relazione finale, grazie a due ordinanze del TAR che hanno imposto all’Istituto Zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno di consegnare questo documento a noi ed al sindaco di Pellezzano. Tra l’altro, la stessa relazione finale l’avevamo già inviata, di nostra iniziativa, al sindaco Valiante il 21 maggio, dunque ne era a conoscenza ben due settimane prima che il presidente De Luca la presentasse ufficialmente."
"Inoltre è opportuno precisare che i sindaci dei tre Comuni coinvolti nello studio SPES - clusters della Valle dell’Irno, sono Salerno, Pellezzano e Baronissi, mentre Bracigliano, Calvanico, Fisciano, Mercato San Severino e Siano non hanno popolazione coinvolta e c’entrano ben poco rispetto ai primi tre." Aggiunge Forte.
La richiesta dell'incontro con la commissione regionale avanzata dai sindaci "Sembra non solo pleonastica, ma una vera e propria perdita di tempo." Si legge nella nota.
"Quello che doveva venire fuori, i dati scientifici della relazione, sono scritti nero su bianco: la causa di questi inquinanti è l'unico impiantosiderurgico della Valle dell’Irno, ovvero le Fonderie Pisano. Riteniamo sbagliata questa strategia, per quanto possa essere stata fatta in buona fede, e chiediamo un incontro con il sindaco di Baronissi ed il sindaco di Pellezzano congiuntamente in tempi strettissimi, per richiedere, come già fatto, in qualità di Associazione/Comitato “Salute e Vita”, al sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, Comune in cui è situata la fonderia, di chiudere questa che è la fonte certa di inquinamento. Da quando c’è il risultato scientifico che certifica la correlazione, qualsiasi Ente che ha il potere ed il dovere di fermare una fonte di inquinamento accertata e non provvede a farlo, si sporca le mani di sangue. Anche oggi, che questa fabbrica obsoleta è in attività, l’aria è nauseabonda. Perdere tempo significa essere complici perché qui si continua ad ammalarsi e a morire."
"Tornando alla richiesta del sindaco Gianfranco Valiante, l’Istituto Zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno dovrà sì venire sul territorio, ma per spiegare la gravità della situazione." Dall'associazione tagliano corto: "Noi non siamo disponibili ad ulteriori perdite di tempo e ad avallare strategie che portano ad atteggiamenti omissivi e di attesa. C’è uno studio scientifico che è chiaro e che certifica il nesso causale. Infatti, tra le altre, a pagina 116 della relazione finale, si legge che la causa degli inquinanti è di carattere industriale e si individua come unica fonte, la fonderia nella Valle dell'Irno. È per questo che il primo cittadino di Baronissi ha il dovere di fare l’unica cosa che c’è da fare: chiedere al sindaco di Salerno ed al presidente della Regione Campania di chiudere la fonderia per motivi sanitari. Non si perda più tempo!"