«Se fossi nello Spi Cgil, piuttosto che entrare in una polemica politica, mi preoccuperei di verificare e sostenere le tante persone anziane che sono in attesa del vaccino e di capire se qualche furbetto sia stato vaccinato». A dirlo è il leader dell’opposizione Luca Galdi che, a nome dell’intera minoranza, torna sulla questione legata alla “tassa di solidarietà”. «La nostra proposta aveva un unico fine: aiutare le famiglie e le attività in difficoltà attingendo pochi euro da chi ha subito meno la crisi. Questo avrebbe consentito di creare un fondo di 120mila euro per aiutare chi è in difficoltà. Il nostro principio si ispira a dei valori costituzionali, valori propri della sinistra che ha sempre ritenuto che chi aveva di più doveva tendere la mano verso il prossimo. Penso che questo piccolo gesto avrebbe permesso di unire la comunità e di dare sostegno alle famiglie povere.
Purtroppo gli attacchi dell’Amministrazione confermano il loro pupulismo: predicano solidarietà e vicinanza ma non applicano misure che vanno in quella direzione. Sinceramente sono deluso dal fatto che lo Spi Cgil sia intervenuto su un tema già deliberato in Consiglio comunale, solo al fine di fare polemica. Probabilmente il sindacato si è sentito in dovere di difendere le posizioni prese in campagna elettorale quando sostennero un sindaco che definivano di sinistra e vicino alle loro idee. Tutto questo, sinceramente, non mi sembra di sinistra né tantomeno mi sembra l’atteggiamento di chi vuole lanciare un messaggio di vicinanza. Se fossi nello Spi, sinceramente, mi preoccuperei di verificare e sostenere le tante persone anziane che sono in attesa del vaccino e di capire se qualche furbetto, che pare ci sia stato, sia stato vaccinato prima di qualche anziano»