«Ancora una volta le proposte formulate dai consiglieri di opposizione per aiutare chi è in difficoltà vengono bocciate solamente per posizioni preconcette». A dirlo sono i consiglieri comunali di opposizione del Comune di Baronissi all’indomani della riunione del Consiglio comunale. «In assise è stata votata l’eliminazione della tassa per l’occupazione del suolo pubblico, un provvedimento già previsto dal Governo centrale. Come opposizione ci siamo astenuti in quanto riteniamo che le iniziative messe in campo per sostenere il commercio siano timide misure che vanno a ridurre o eliminare la Tari per quelle attività che sono state chiuse ma non danno un vero sostegno ai commercianti. Noi avevamo proposto di istituire un contributo di solidarietà per aiutare chi ha perso di più. Siamo, infatti, convinti che per superare questo momento serva un contributo concreto da parte di tutti. Pertanto avevamo immaginato di aumentare l’addizionale Irpef dallo 0,7% allo 0,8% per tutte quelle persone con un reddito fisso e che hanno subito meno la pandemia. In tal modo, pagando un paio di euro in più al mese, sarebbe stato costituito un fondo comunale per ristorare le famiglie bisognose, le attività commerciali e i nuovi poveri. Inoltre si sarebbero potute organizzare iniziative socio-economiche per i più giovani, naturalmente sempre tenendo conto del quadro sanitario».
Nel corso dell’assise comunale, inoltre, si è discusso anche dei regolamenti della consulta delle attività produttive e della cultura. «La maggioranza ha votato una modifica che prevede che chi ha un ruolo politico non può ricoprire la carica di presidente. Come minoranza ci siamo opposti in quanto riteniamo che la consulta debba poter esprimere liberamente i propri rappresentanti. In tal modo, invece, si va a vincolare una scelta che dovrebbe essere esclusivamente in capo ai commercianti».