"Educare in comune": Pagani si candida con tre progetti

"Una grande opportunità per i giovani della città" Ha dichiarato il consigliere Cesarano

educare in comune pagani si candida con tre progetti
Pagani.  

Concretizzare progetti per sostenere i giovani del territorio: con questo obiettivo il comune di Pagani ha aderito all’avviso pubblico “Educare in Comune” emanato il 1 Dicembre 2020 dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia. Oggi la scadenza della presentazione delle proposte. Opportunità che l’amministrazione De Prisco, con l’impegno in particolare del consigliere Gaetano Cesarano, consigliere delegato alle Politiche Sociali e alle Politiche Giovanili del Comune di Pagani, ha esteso a soggetti partner con la pubblicazione di una manifestazione d’interesse per la presentazione di progetti relativi a tre le aree tematiche: Famiglia come risorsa, Relazione e inclusione, Cultura, arte e ambiente.

«Educare in Comune è una grande opportunità per i giovani di Pagani, per il contrasto alla povertà educativa e il sostegno delle potenzialità delle persone di minore età, fortemente penalizzate dall’emergenza sanitaria da COVID-19. Ho lavorato affinché le realtà del territorio fossero coinvolte per la realizzazione di progetti coerenti per tutte le aree tematiche di riferimento, perché nessuna possibilità di finanziamento fosse esclusa - ha dichiarato il consigliere Gaetano Cesarano -. I progetti presentati sono concreti e lungimiranti, e ci auguriamo siano finanziati dal Dipartimento per le Famiglie come meritano, per poter essere attuati al più presto. Si tratta di un finanziamento importante, che va dai 50 e i 350 mila euro a copertura dei costi previsti».

Per l’area tematica A è stato presentato il progetto “Io, tu, noi a Pagani” da parte della Cooperativa SolcoAgro. “Open the door” è invece la proposta progettuale dell’associazione Autismo fuori dal silenzio, pensata per l’area tematica B. In rispondenza all’area tematica C, invece, scelto il progetto “Pagani – Creative and Digital Education Lab” da parte dell’associazione Casa del Contemporaneo.