Un'odissea senza fine quella di un operatore sanitario di Scfatai che, nei mesi più caldi dell'epidemia in corso, ha scelto insieme alla moglie di trasferirsi in una città del Nord Italia per guidare ambulanze che trasportavano persona contagiate dal Covid-19. L'operatore, di ritorno dopo alcuni mesi, ha fatto l'amara scoperta: il comune dove si era trasferito provvisoramente gli stava inviando circa 80 multe per contravvenzioni stradali.
L'operatore ha deciso, quindi, di rivolgersi ad uno studio legale che ha fatto ricorso al Giudice di Pace, che ha accolto la richiesta. Secondo quanto ricostruito dallo studio legale Marchesano - Adinolfi, di Sccafati, il Comune dove aveva svolto l'attività lavorativa gli aveva inviato circa 40 sanzioni per violazione del codice della strada, per un totale di 8mila euro.
L'uomo ogni giorno, per raggiungere il luogo di lavoro con la propria automobile, in prossimità di un incrocio, invadeva per pochissimi metri la corsia dedicata agli autobus. Sul posto era presente una videocamera che, ogni giorno, ha scattato la foto della trasgressione. Da lì, la redazione e l'invio delle 80 multe.
Il Giudice, per il momento, ha accolto la richiesta di sospensione, mentre per la decisione sull'annullamento si dovrà attendere la conclusione della causa.