La città di Battipaglia celebra Primo Levi. Tutto pronto per l'iniziativa “Primo Levi e la città di Battipaglia”, in programma domenica 13 dicembre. Il progetto di Giovanni Colucci e Luigi Viscido ha ricevuto il sostegno della Fondazione Levi di Torino ed è promosso da quasi trenta associazioni e organizzazioni, tra cui il comitato provinciale Anpi Salerno; Auser Battipaglia; Aut Aut; Battitinera; Cives et Civitas; Cittade-Associazione civica; Fidapa Bpw Italy - Battipaglia; Historia Nostra; Il Giardino dei Libri; I Libronauti-Circolo dei lettori a Battipaglia; Il Mondo a Colori; Il Piccolo di Battipaglia; Inner Wheel Paestum Città delle Rose; Legambiente circolo Vento in Faccia; Le Marianne; Libera Presidio di Battipaglia; Lions Club Eboli Battipaglia Host; Non sei sola - Battipaglia; Ore d’otium; Rotary club Battipaglia; Silarus; VoloAlto-sooc.coop sociale Arl; Adna Project; Libertà e Giustizia-Circolo Piana del Sele; Tu es Petrus e Associazione Abilmente Insieme.
Il prossimo 13 dicembre, per celebrare la prima Giornata cittadina in Memoria di Primo Levi, come deliberato anche dall'amministrazione guidata da Cecilia Francese, le associazioni e le organizzazioni hanno organizzato una diretta fb sulle pagine di Radio Castelluccio e Primo Levi e Battipaglia a partire dalle 11.00 che vedrà tra l'altro le video letture di passi scelti e poesie di Primo Levi recitati da Vito Cesaro e Massimo Pagano, le canzoni del gruppo I Perturbazione e l'intervento dello storico Giovanni De Luna.
IL PROGETTO
All'alba del 13 dicembre ’43, quando la milizia cattura Primo Levi vicino Amay in Valle d'Aosta, i documenti falsi che ha con sé sono immediatamente riconosciuti tali perché il milite che lo arresta (e schiaffeggia) è originario dello stesso luogo fittiziamente indicato sulle carte: Battipaglia. Un paio di giorni dopo nella caserma Cesare Battisti di Aosta lo stesso milite si scusa e offre a Levi una coperta e la possibilità di scaldarsi alla stufa. Sulla base di questo episodio storico, il progetto mira a celebrare la figura di uno degli scrittori italiani più importanti del Novecento; ribadire e rinforzare i valori della libertà e della democrazia e il rifiuto del razzismo e dell'antisemitismo; ricordare il grande sacrificio di Battipaglia durante la seconda guerra mondiale.
La Giunta Comunale ha deliberato di istituire la “Giornata in Memoria di Primo Levi”, la cui ricorrenza viene fissata per il 13 dicembre. Inoltre, l'organo esecutivo ha demandato al Consiglio comunale la decisione in ordine all'attribuzione della Cittadinanza Onoraria alla memoria del grande scrittore di origine torinese. “E’ quindi un onore per la città di Battipaglia riconoscere a Primo Levi la cittadinanza onoraria, e non solo per un elemento fortuito legato a quel documento falso che lo scrittore aveva indosso quel 13 dicembre di 77 anni fa , ma io direi per quello che ha rappresentato quale testimone di una delle più nefande pagine della storia umana che ha così fortemente segnato il mondo intero e che da allora ha aperto un dibattito mai esaurito sul dove può arrivare la perversione dell'animo umano, e per quello che ha rappresentato nella storia della letteratura e della cultura italiana e mondiale del novecento”, ha dichiarato il sindaco di Battipaglia, Cecilia Francese. “Credo che vadano ringraziati coloro che hanno promosso questa iniziativa associazioni e singoli cittadini. Noi abbiamo votato oggi il 13 dicembre con apposita delibera di Giunta Comunale la proposta al Consiglio Comunale, che voglio sperare e mi auguro davvero, voglia accogliere all'unanimità questa proposta; Nella delibera questa amministrazione intende accogliere nella sua totalità la proposta avanzata, sia relativa alla cittadinanza onoraria a Primo Levi, sia l'Istituzione del giorno del 13 dicembre ( giorno dell’arresto ) quale giornata del ricordo e della memoria del grande scrittore , da proporre anche alle scuole in sede di studio del novecento sia sul piano storico che letterario, sia avviare le procedure per il gemellaggio con il comune di Amay in Valle D'Aosta, dove Primo Levi fu arrestato, da partigiano, e dove incominciò il suo calvario durato circa due anni e che lui ha descritto in modo così magistrale nei suoi libri che sono così divenuti non solo una testimonianza drammatica, ma una denuncia incancellabile oltre che una pagina di storia vissuta del novecento”, ha aggiunto il primo cittadino.