Con una nota l'amministrazione comunale di Atrani ha risposto pubblicamente alle accuse mosse dal segretario della Cisal, Gigi Vicinanza, che ha chiamato in causa la Procura di Salerno e l'Ordine dei Giornalisti, per l'impegno di un ufficio stampa con una paga di circa 100 euro al mese. L'amministrazione ha chiarito che la vicenda, già nota all'Ordine dei Giornalisti, era stata discussa e "risolta" nel mese di settembre.
Secondo quanto viene divulgato dall'amministrazione, la giornalista occupata nella comunicazione del Comune, ha preso parte ad un bando pubblica dove il pagamento annuale è di circa 1500 euro al mese, quindi consapevole di quanto accettato e firmato.
"La notizia è stata riportata in principio, e in maniera errata dai quotidiani locali, nel mese di settembre dal momento che si parlava di bando di concorso per la ricerca di un addetto stampa quando, poi, il tutto è avvenuto, secondo i criteri di legge, tramite affidamento diretto previa consultazione della professionista che ha presentato un preventivo. L'accordo tra la professionista e l'ente prevede la realizzazione di un numero occasionale di comunicati annuali. Il preventivo, di 1500 euro, è stato dunque presentato secondo questi requisiti e dunque il compenso rispecchia il lavoro svolto annualmente dalla libera professionista. Come scritto nella determina di affidamento del servizio di addetto stampa, poi, il luogo di svolgimento del servizio è stabilito presso la sede del Comune di Atrani fatta salva una diversa dislocazione per motivi organizzativi per cui, anche in relazione dell'emergenza sanitaria in atto e per la non sempre disponibilità di spazio presso la Casa Comunale, la professionista ha svolto il suo lavoro presso la sua abitazione, a pochi metri di distanza dal Comune, o comunque in smart working. Tornando al comunicato stampa diffuso questa mattina, nessuno e si ripete nessun sindacalista o segretario generale della Filo Cisal Salerno ha mai contattato la professionista, cosa molto strana dal momento che, come si legge nel comunicato, prende le sue difese ma senza mai averla però contattata. La situazione della nostra giornalista era altresì stata già chiarita con l’Ordine dei Giornalisti a settembre per cui si sembra strano e fuori luogo rispolverare una questione già risolta mesi fa". Si legge nella nota dell'amministrazione di Atrani.