«Alessandro mancherà un po' a tutti: una persona seria, corretta ed onesta, un gran lavoratore. A me ha lasciato un ottimo ricordo che quello che era come persona e come collaboratore e la cosa che mi mancherà di più è il suo modo di affrontare anche temi molto caldi». Comincia così il messaggio con il quale i colleghi hanno voluto ricordare Alessandro Napoli, brillante dirigente di Rete ferroviaria italiana scomparso prematuramente a 37 anni.
Originario di Bellizzi, appassionato di musica e diplomato al conservatorio, ha lasciato un grandissimo vuoto non solo nella famiglia e in tutti coloro che gli volevano bene, ma anche tra i colleghi di lavoro. E sono proprio loro ad aver fortissimamente voluto che la sala formazione nella sede centrale della "Diagnostica nazionale", negli uffici di Roma Prenestina di Rfi, portasse il suo nome.
Responsabile dell'UO "Programmazione e controllo" del colosso ferroviario, Alessandro Napoli prima ancora che un professionista preparato e un lavoratore scrupoloso, è stato un collega esemplare. Sempre disponibile e sorridente, una persona perbene capace di infondere tranquillità anche di fronte ai problemi più grandi o alle questioni più spinose, che pure non sono mancate nel corso della carriera.
Un ragazzo innamorato del lavoro e della famiglia: «La sua generosità, senso del dovere ed onestà restino impresse nel cuore di ognuno di noi», il commosso omaggio dei colleghi che non l'hanno dimenticato. Addio Alessandro, il tuo insegnamento di vita sarà da esempio per tutti.