"Decisione sbagliata chiudere scuole, valuterò ricorso al Tar"

Sindaco di Roscigno accusa De Luca:"Differenzi i territori. Piccoli comuni non sono grandi città"

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Roscigno.  

Scuole chiuse fino al 30 ottobre, questo il punto della nuova ordinanza firmata dal presidente della regione Vincenzo De Luca che più sta facendo discutere. Il sindaco di Roscigno Pino Palmieri ha annunicato la volontà di un eventuale ricorso al Tar. In tantissimi i genitori, docenti e studenti che da questa mattina stanno affollando i piazzali delle scuole e le piazze per manifestare contro l'ultimo provvedimento. I primi cittadini di alcuni dei comuni più piccoli del Salernitano si sono uniti al coro.

Nella tarda serata di ieri, il sindaco Palmieri ha dichiarato: "Il comune di Roscigno ha, tra scuola media ed infanzia, circa 20 iscritti tutti del posto e domani si ritroveranno con la scuola chiusa, perché in Campania abbiamo superato i 1.000 contagiati. Premesso che, il nostro isolamento non nasce con il covid, ma con la scarsità dell'offerta di lavoro, dalla viabilità martoriata da un ventennio e soprattutto dalla carenza dei servizi socio/sanitari offerti, mi corre l'obbligo ricordare al governatore della regione Campania che i piccoli comuni come Roscigno non sono grandi centri urbani."

Una decisione sbagliata, per il sindaco di Roscigno, che sottolinea: "La soluzione contro il covid non è chiudere le scuole, ma istituire la figura del Medico scolastico."

Necessario, per la fascia tricolore, differenziare i territori e le rispettive situazioni: "Gentilmente, produca atti impositivi differenziati per il tipo di territorio, altrimenti corriamo il rischio di riprodurre casistiche tipo bando regionale, dove partecipa il piccole comune e la grande città per la stessa misura. Amministriamo a misura di territorio e non utilizzando il "sistema calderone". Verificherò, con un legale, se ci sono le condizioni per presentare ricorso al TAR."