Il ministro all'ambiente, Sergio Costa, protagonista ad Ascea di un salvataggio particolare.
"Stamattina mentre mi trovavo in spiaggia con mia moglie ho notato qualcosa di scuro che si agitava in acqua. Mi sono avvicinato e ho visto un trigone viola, un pesce simile a una razza, che non riusciva a nuotare. Non si muoveva perché la coda era intrappolata in una busta di plastica. Facendo attenzione a non ferirlo, ma anche a non essere punto, l’ho portato in acque più basse e con un paio forbici sono riuscito a liberarlo e a lasciarlo libero di nuotare ancora. C’erano tante persone e molti dicevano: “non immaginavo, non credevo, è mai possibile...?” Purtroppo sí, lo è." A raccontare l'episodio è stato proprio l'ex generale dei forestali tramite la sua pagina facebook.
L'accaduto è purtroppo un esempio emblematico di una problematica reale, di cui il ministro si fa portavoce: "Ora chiedo: di chi sarà stata quella busta? Sicuramente di qualcuno di noi, forse qualcuno che l’ha usata per la spesa, l’ha portata in spiaggia e per caso è volata via posandosi in acqua e... “vabbè ormai è andata". Questi sono i danni che ognuno di noi, nella propria quotidianità, può creare, senza neanche rendersene conto. Proviamo a cambiare stile di vita? Possiamo provare a fare la spesa con sacchetti di stoffa? Possiamo non usare bicchieri di plastica monouso? La legge può bandirli, e lo stiamo facendo, ma non serve alcuna legge per iniziare a farlo.
Ora questo trigone è salvo e libero, ma quanti pesci, crostacei o comunque fauna marina, in questo momento stanno lottando tra la vita e la morte per colpa nostra?" Ha concluso il ministro Costa.