Atrani ricorda. Sono passati esattamente 10 anni dall’alluvione che colpì il comune più piccolo d’Italia e costò la vita alla giovane Francesca Mansi. Ieri, in piazza Umberto I, si è tenuta una commossa manifestazione in ricordo della giovane vita della ragazza, spezzata da quella colata di fango. “Una manifestazione d’affetto nei confronti di chi ha subito le conseguenze gravi di questa alluvione e un momento per riflettere sulla fragilità dei nostri luoghi, interessati troppe volte da frane, incendi, smottamenti incuria e abbandono” ha sottolineato il primo cittadino del comune costiero, Luciano De Rosa Laderchi.
“La Regione Campania tra il 9 e il 10 Settembre, e in particolare il Comune di Atrani, fu interessata da abbondanti precipitazioni con cumulate massime di circa 110 mm in 4-5 ore, con valori massimi di 70 mm in un’ora nella stazione di Ravello. Dall’analisi dei dati pluviometrici emerse la natura impulsiva e localizzata delle precipitazioni massime. In particolare per le stazioni di Agerola e Ravello dai valori di precipitazione registrati in un’ora si dedussero tempi di ritorno compresi tra i 100 e i 200 anni.” ha ricordato il gruppo della protezione civile.
Piovve tanto, troppo, e i danni più ingenti, ci furono proprio ad Atrani dove il torrente Dragone, il cui alveo attraversa in sotterranea il centro abitato, esondò, invadendo le vie della città fino ad arrivare della centrale Piazza Umberto I. Lì, con forza, la colata di fango trascinò via tutto quello che trovò sul suo cammino. All’interno di un bar, stava lavorando Francesca. Le sue ricerche continuarono per quasi un mese, fino a quando i suo corpo non venne ritrovato, 23 giorni dopo, nelle acque della Sicilia. Giorni di angoscia in cui, la famiglia, non smise mai di sperare in un suo ritorno a casa.
In tanti hanno partecipato alla commemorazione del tragico evento. Don Carmine Satriano, prima del momento di preghiera, ha sottolineato: “Gli anni passano, ma Francesca non deve essere ricordata solo il 9 settembre. Quel giorno dovrebbe esser ricordato sempre, così da recuperare davvero il nostro territorio.”
Oltre alla manifestazione, nella girnata di ieri si è tenuta anche una “tavola rotonda” in collaborazione con l’Associazione Italia Nostra, il Club Unesco Costa d’Amalfi e l’associazione ‘Tuteliamo la Costiera’ nella Biblioteca Comunale di Amalfi. Presenti Esperti, ambientalisti e testimoni e istituzioni. Un modo per non far calare l’attenzione sul dissesto ideologico e sensibilizzare alla prevenzione affinché non si verifichino più tragedie del genere.