La scelta di devolvere lo stipendio per dare il via alla campagna di raccolta fondi per la sanità territoriale. L'arcivescovo della diocesi di Amalfi-Cava de' Tirreni, Orazio Soricelli, scende in campo per sostenere gli ospedali di Ravello e Cava de' Tirreni. E, con lui, tutta la diocesi protagonista di questa bella iniziativa di solidarietà.
"Carissimi confratelli presbiteri, a causa della grave pandemia che ha contagiato quasi tutti i paesi del pianeta, stiamo vivendo un momento doloroso e difficile che ha segnato il corso della storia e che sicuramente non dimenticheremo. Le nostre chiese chiuse, l’attività liturgica e pastorale sospesa, la gente costretta in casa, molti esercizi commerciali serrati, le città deserte - si legge nella nota diffusa dall'arcidiocesi -. Migliaia i contagiati e i morti e molti anche tra medici, infermieri, operatori sanitari, sacerdoti e volontari. Oltre a tanta sofferenza, dei malati, di chi nella solitudine di una sala di rianimazione è passato alla vita eterna senza avere accanto l’affetto dei propri cari, di immagini strazianti dei camion militari che portavano via i cadaveri, non sono mancati tanti gesti di solidarietà e di servizio generoso fino all’eroismo".
Monsignor Soricelli ha sottolineato "l'encomiabile impegno di tanti confratelli che con fantasia e generosità si sono attivati, attraverso i mezzi di comunicazione, per far giungere la parola di Dio ed il conforto della fede alle famiglie, provate dalla clausura forzata. Grazie a Dio, sul nostro territorio si sono verificati pochi episodi gravi e luttuosi, ma che comunque hanno lasciato un segno di dolore in ognuno di noi. Siamo particolarmente vicini a queste famiglie".
Di qui la scelta di donare lo stipendio di un mese sul conto corrente bancario destinato a raccogliere i fondi da destinare agli ospedali presenti nell'arcidiocesi, quelli di Cava de' Tirreni e Castiglione di Ravello". L'obiettivo è acquistare alcuni monitor per il pronto soccorso e di ozonizzatori per la sterilizzazione dei reparti.
"La somma che puntiamo a raccogliere è di circa 30mila euro. E’ un gesto significativo ed impegnativo, espressione di solidarietà, di vicinanza e di gratitudine per lo scampato pericolo. E’ un’opera piccola, se la confrontiamo con il sacrificio della vita di oltre cento sacerdoti. Sicuro della vostra sensibilità e generosità vi auguro ogni bene e con affetto vi benedico", conclude Soricelli nella sua lettera ai fedeli.