"Le vicende note mi hanno indotta a ricoprire il ruolo di sindaco facente funzione sapendo che, non essendo stata eletta a tale scopo, sarebbe stato difficile sia per le condizioni strutturali ed economiche dell’Ente, sia per le condizioni ambientali e politiche che vedevano la coalizione di maggioranza - che avrebbe dovuto sostenermi e supportarmi - ormai tutta protesa verso le elezioni della prossima primavera". Comincia così la lunga lettera con la quale Anna Rosa Sessa ha formalizzato le sue dimissioni dall'incarico.
"Ho svolto il ruolo con impegno, passione, spirito di sacrificio e di dedizione e, soprattutto, immenso amore verso la città di Pagani e la comunità residente ed operante che meritavano e meritano attenzione, cura, risoluzione dei problemi che ne impediscono lo sviluppo. L’ho fatto, rimboccandomi le mani, perché sapevo di poter contare su una Giunta fatta di donne ed uomini competenti e seriamente desiderosi di fare, scevri da condizionamenti politici e partitici, unicamente impegnati a realizzare il programma di mandato approvato dal consiglio comunale il 17.07.2019 e ad affrontare l’obbligato risanamento finanziario dell’Ente derivante dal dichiarato dissesto", scrive l'ormai ex sindaco al segretario municipale.
"L’ho fatto perché pensavo che i gravi problemi della città ereditati, le difficili condizioni economiche dell’Ente, la necessità di proseguire la ristrutturazione dell’apparato organico e burocratico avviata dal Sindaco eletto Gambino, l’obbligo di procedere ad una rivisitazione della struttura della Pagani Servizi Srl e dell’Azienda Speciale Pagani Ambiente, fossero affrontati con grande determinazione e secondo le linee strategiche innovative tutte decise e delineate nel programma di mandato che ha sempre e solo costituito la mia stella polare. Purtroppo - è l'atto d'accusa - ho dovuto accorgermi, dopo poche settimane dalla decadenza del sindaco eletto Gambino, che l’ansia elettorale incominciava a prendere il sopravvento e che tanti componenti della coalizione di maggioranza, ritenendo di far prevalere la “voglia di visibilità individuale” e la “volontà di regolare conti personali”, incominciavano a voler imporre “scelte e linee operative” antiche, assolutamente inopportune ed inadeguate ad affrontare e risolvere i problemi della città, fondate su un ritorno al passato finalizzato a “campare” piuttosto che governare realmente la città e su mediazioni, equilibri anche clientelari, attribuzioni di posizioni di responsabilità a soggetti inadeguati ma vicini e funzionali a scopi puramente elettorali".
Per la Sessa "tanto è stato evidente sin dalla fine di novembre 2019 quando è stato imposto un cambio di una giunta vera, che aveva ben operato in condizioni ambientali difficilissime, che ho accettato con grande sacrificio personale pur di “governare la città” e di non lasciarla nelle mani di un ommissario prefettizio che si limitasse esclusivamente a traghettarla verso le elezioni. Per il governo della città, secondo le linee del programma di mandato in cui ho creduto e credo ancora, ho accettato mortificazioni personali e delegittimazioni di ruolo, ho consentito che si annullassero i principi che regolano il conflitto d’interessi per i quali avevo combattuto e criticato la precedente amministrazione comunale, ho permesso la destrutturazione di una dotazione organica che incominciava a funzionare per vederla sostituita con una “vecchia dotazione organica” che tanti guasti ha creato nel passato e che ha determinato per gran parte il dissesto finanziario dell’Ente, ho tollerato ingerenze inopportune ed indebite di consiglieri comunali e di funzionari comunali cui, visti i risultarti conseguiti in queste ultime settimane, è stata attribuita e consentita di fatto - e non da me - una responsabilità di governo non solo non possibile né dovuta ma anche immeritata ed errata".
Lo sfogo del sindaco continua: "Ho il dovere, morale prima che istituzionale, di chiedere scusa alla città tutta per averla costretta a subire, in questi ultimi 40 giorni, un immobilismo totale del governo cittadino che sapevo si sarebbe verificato ma che ho sperato fortemente non si verificasse, per averla costretta ad assistere alla delegittimazione quotidiana del sindaco che è tale anche se non eletto ma nominato, per non aver potuto governarLa secondo le linee e gli indirizzi innovativi e moderni in cui credo fortemente perché unici possibili che la gravità dei problemi richiede. Ho il dovere morale e personale di chiedere scusa all’ex assessore Mariagrazia Cafisi, per averne favorito le dimissioni non ribellandomi, come lei ha fatto quel 27 gennaio 2019, ad ingerenze indebite e pressioni nell’attività di giunta poi culminata con l’approvazione errata di atti irregolari che pur riconosciuti tali ancora qualcuno si ostina a non voler revocare, agli ex assessori Alfonsina Mattino e Gerardo Torre per averne consentito la sostituzione, ai tanti funzionari e dipendenti comunali che non ho saputo né potuto garantire e proteggere rispetto a protervie e spregiudicatezze comportamentali di chi avrebbe dovuto avere ed esercitare ruoli di garanzia della funzionalità complessiva dell’Ente".
Sessa ringrazia poi l'amministratore ed i vertici gestionali di Pagani Servizi e Aspa per la collaborazione istituzionale, rivendicando l'impegno per metterci la faccia sempre e comunque e non per ricoprire l'incarico a tutti i costi o per l'indennità
"Ma soprattutto ho il dovere morale, per il bene che voglio a Pagani ed alla comunità paganese, di lasciare a malincuore il ruolo che attualmente ricopro sapendo che sarò compresa da quanti vogliono almeno impedire che una coalizione ormai inesistente, sul piano politico-partitico e anche numerico, possa solo aggravare i problemi esistenti essendo ormai dedita esclusivamente al “tirare a campare” e a sponsorizzare fatti, persone e circostanze utili solo per scopi elettorali ai danni della città", aggiunge.
"Io sono il sindaco fermamente convinta che i problemi della città sono gravi e vanno affrontati con decisione secondo concezioni e convinzioni totalmente distanti dal “tirare a campare” e dall’affidarsi ai vecchi sistemi operativi e gestionali che già tanti guasti hanno creato, sono il sindaco che sa e vuole esercitare a pieno il proprio ruolo e che se tanto non può fare sa trarre le dovute conclusioni, sono il sindaco che ha a cuore la sorte dei 25 lavoratori della Pagani Servizi Srl come quella dei 59 dell’Aspa, sono il sindaco che svolge il proprio ruolo non per “ragioni di visibilità” e che ripudia, da sempre, attività contra personam - rivendica Sessa -. Io sono il sindaco che rifugge le mediazioni quotidiane, quando fondate su richieste e interventi tesi a risolvere il “particulare”, il sono il sindaco la cui dignità di persona e di ruolo non consente a nessuno di mortificarla".