Posata a Stio Cilento la prima pietra della Casa della Salute, una struttura, finanziata per un importo di quasi 5 milioni di euro dalla Regione Campania, con poliambulatori, un piccolo laboratorio di analisi cliniche ed un ambulatorio di radiologia. Dodici posti letti previsti, per pazienti non acuti, già diagnosticati in ospedale e che hanno bisogno di assistenza a bassa intensità di cure. Servirà i comuni di Orria, Campora, Magliano Vedere, Gioi, Monteforte, Salento e Stio.
Presente il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il delegato alla sanità Enrico Coscioni, il direttore generale Asl Salerno Mario Iervolino e il sindaco del comune cilentano Natalino Barbato, insieme ad altre fasce tricolori del territorio. “I piccoli centri hanno diritto alla salute al pari dei Grande città. La sanità non é una questione di numeri ma di civiltà e l’uscita dalla fase commissariale ci permetterà di garantire con i fatti una sanità efficiente e funzionale” - precisa De Luca che continua “per quel che sono le mie possibilità il presidente ci sarà sempre per la provincia di Salerno.
Nessuno dovrà andare fuori regione per curarsi. Dobbiamo mirare ad essere la prima sanità d’Italia. Abbiamo fatto un miracolo. Dopo 12 anni, il primo piano di rientro risale al 97, abbiamo concluso il commissariamento della sanità in Campania. Abbiamo riconquistato la nostra dignità, un risultato ottenuto grazie agli obiettivi raggiunti. Nel 2015 eravamo l’ultima regione d’Italia per i livelli essenziali di assistenza, avevamo ospedali convenzionati ma anche pubblici nei quali si facevano parti cesari al 94 per cento. Una cosa vergognosa. Per uscire dal commissariamento abbiamo dovuto migliorare tutta una serie di prestazioni, altrimenti non saremmo usciti. Parti cesari al 24 per cento, vaccinazioni al 96 per cento con la soglia di sicurezza, fratture al femore prima si operavano a 15 giorni oggi entrò le 48 pre in linea con la media nazionale. In alcuni ospedali anche in 24 ore. É un miracolo. E ancora abbiamo fatto passi giganteschi sui tempi di pagamento altrimenti rimanevamo commissariati per altri cinquant’anni” ha concluso il governatore .