"Ciucci" sfruttati al Palio, la rivolta degli animalisti

Gli attivisti di Veg in Campania alzano la voce dopo lo spettacolo durante la sagra della Castagna

San Cipriano Picentino.  

(e.c.)Le immagini estrapolate da un video che ci è stato girato da cittadini dotati di sufficiente sensibilità e senso critico, mostrano animali trattati brutalmente, spinti e strattonati finché non si mettono in riga”. A denunciare sono gli attivisti di Veg in Campania che alzano la voce su quanto avvenuto durante "il palio dei ciucci" che si è tenuto ieri pomeriggio durante la 42° edizione della "Sagra della Castagna" a San cirpiano Picentino. 

“Se questo è quello che succede durante lo spettacolo, possiamo solo immaginare il trattamento riservato ai ciuchini dietro le quinte. Gli asini, per loro natura, non sono inclini alla corsa. A differenza dei cavalli, poi, non vengono addestrati a correre il palio durante l'anno. È per questo che oppongono una fiera ed ostinata resistenza, più dei cavalli, ed è anche la ragione per cui riceveranno maggiori sollecitazioni da parte del fantino: spinte, calci e redini tirate affinché arrivino al traguardo. In più, trattandosi di eventi amatoriali all'interno di sagre di paese, i cavalieri non sono professionisti. Questo provoca a volte abbinamenti sbagliati, come uomini troppo grossi su asini minuti”.

“Inoltre, l'ordinanza del Ministro della Salute del 21 luglio 2011 precisa che il tracciato su cui si svolge la manifestazione deve garantire la sicurezza e l'incolumità dei fantini, dei cavalieri e degli equidi, nonché delle persone che assistono alla manifestazione. Il fondo delle piste o dei campi su cui si svolge lo spettacolo deve essere idoneo ad attutire l'impatto degli zoccoli degli equidi ed evitare scivolamenti".

Gli attivisti di Veg in Campania chiedono all'amministrazione comunale di San Cipriano Picentino “come sia possibile che la legge non sia stata rispettata, considerando che gli asini stanno correndo sull'asfalto e non su una pista coperta da selciato, che serve a minimizzare il rischio di cadute per l'animale. La giostra delle contrade poteva essere una bella rievocazione storica, senza dover sfruttare per l'ennesima volta gli animali in nome della tradizione. Auspichiamo pertanto che il sindaco di San Cipriano Picentino e tutte le altre istituzioni non concedano più né l'autorizzazione, né il patrocinio a questo genere di eventi, che nulla hanno di culturale ed educativo. Animali miti e mansueti, infatti, vengono ridicolizzati, sfruttati, malmenati, obbligati ad azioni contro la loro natura. La spettacolarizzazione della vita animale è sbagliata a priori – sottolineano gli attivisti - ed in qualsiasi contesto, in particolar modo quando tra gli spettatori vi sono bambini, a cui dovrebbe essere insegnato il rispetto per gli asini e non la prevaricazione verso chi non si può difendere. Quando i più piccoli sono educati all'empatia, al rispetto dell'inalienabile diritto alla libertà e ad una corretta interazione uomo-animale, sono i primi a disertare questo genere di manifestazioni”.