FOTO | Rubano le cucce per i randagi, si incatena per protesta

A Baronissi portate via anche le ciotole e le taniche d'acqua acquistate dagli ambientalisti

Baronissi.  

Un'amara scoperta per la presidente dell'associazione "Gli Invisibili di Mamma Anna", molto attiva nella Valle dell'Irno, che come ogni giorno si era recata nella zona in cui si occupa di cani liberi, nella frazione Saragnano di Baronissi. Ma sul posto non ha ritrovato più le cucce donate dai cittadini e le ciotole e le taniche dell'acqua comprate dall'associazione.

La signora Anna Maria Monetta ha deciso quindi di denunciare questo episodio e di incatenarsi al palo dal quale era stata anche rimossa, sempre stamattina, la foto in ricordo di "Tremolino", cagnetto avvelenato nel 2016. "Non è così che si combatte il randagismo", il monito della responsabile dell'associazione che ha deciso di optare per un gesto tanto forte.

"Poco reggono eventuali motivazioni relative all'igiene urbana, nel momento in cui la spazzatura è stata lasciata lì e, ad essere stati portati via, sono solo i ripari notturni di mansueti animali - fanno sapere dall'associazione animalista di Baronissi - . Cani che, si ribadisce, non gravano in alcun modo sulla spesa pubblica, pur essendo animali ed territorio, ed a cui la signora Monetta destina il suo intero stipendio, supportata da poche donazioni".

"L'associazione "Gli Invisibili di Mamma Anna" è sin dalla sua nascita impegnata nel Comune di Baronissi ed in quelli limitrofi. Tante sono state le iniziative, in questi ultimi anni, incentrate sulla tutela dei nostri amici a quattro zampe, con giornate dedicate all'informazione e alla sensibilizzazione, affrontando i temi della microchippatura e della sterilizzazione - ricordano gli attivisti -. La richiesta è il ripristino immediato dei ricoveri dei quattro zampe, soprattutto ora che si approssima l'inverno".