(e.c.) - Si è tenuta, in 120 città italiane e straniere, la manifestazione patriottica denominata “Una Rosa per Norma Cossetto”, organizzata dal Comitato 10 Febbraio, con la quale è stato ricordato il sacrificio della giovane studentessa istriana, sequestrata, violentata e gettata in una foiba dai partigiani comunisti slavi nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943.
Norma Cossetto incarna il sacrificio di tantissime donne, che ancora oggi sono oggetto di violenza e discriminazione e sopraffazione. Nella città di Eboli non esiste un luogo intitolato alla memoria di questa giovane eroina, vittima dell’odio anti italiano che nel 1943-1945 sfociò nell’orrore delle foibe e nella vergogna dei campi di concentramento comunisti, dove trovarono la morte migliaia di nostri connazionali.
In merito a questo, la locale sezione di Forza Nuova richiede formalmente di intitolare un luogo città (via, piazza, giardino) o un’aula presso una scuola o ufficio pubblico alla Medaglia d’oro al Merito Civile, Norma Cossetto.
La legge 20 marzo 2004, n.92, riguardante l’Istituzione del Giorno del ricordo, nello specifico l’articolo 1 recita così: “...la Repubblica riconosce il 10 febbraio quale Giorno del ricordo al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.