Basta caporalato: Battipaglia in campo per la legalità

Un fenomeno diffuso nella Piana: adesione al bando del Governo da 23 milioni di euro

Battipaglia.  

Contrastare una piaga diffusa, specialmente in un territorio a fortissima vocazione agricola come la Piana del Sele. Il comune di Battipaglia in campo per il progetto "Ama - assistenza migranti in agricoltura" contro il caporalato proposto da Confagricoltura. I ministeri dell'Interno e del Lavoro hanno messo a disposizione complessivamente 23 milioni di euro al fine di "promuovere condizioni di regolarità lavorativa, contrastando il fenomeno dello sfruttamento lavorativo in agricoltura attraverso il finanziamento di progetti territoriali finalizzati alla presa in carico delle vittime o potenziali vittime di sfruttamento ed al loro inserimento/reinserimento socio lavorativo".

 

Gli obiettivi individuati sono: promuovere un’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori; promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione; investire nell’istruzione nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e l’apprendimento permanente; rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e un’amministrazione pubblica efficiente.

"L’intervento verrà finanziato con risorse comunitarie ed intende promuovere condizioni di regolarità lavorativa, contrastando il fenomeno dello sfruttamento in agricoltura. E’ un obiettivo importante per un territorio a carattere prevalentemente agricolo. La sicurezza sul posto di lavoro e le politiche dell’immigrazione sono aspetti tra loro connessi - spiega l'assessore battipagliese Davide Bruno - . Lo sfruttamento è una pratica vergognosa alla quale è necessario porre fine. L’avviso promuove la strategia prevista dal Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali per il contrasto allo sfruttamento lavorativo promuovendo azioni di formazione e informazione per la regolarizzazione, azione di matching tra domanda e offerta di lavoro, azioni di rete che valutino le opportunità di inserimento e formazione, azioni di assistenza e integrazione sociale, azioni di supporto alloggio, azioni di unità mobile. Il caporalato va combattuto con la forza delle istituzioni, è una battaglia che appartiene a tutti, ognuno è chiamato a compiere la sua parte dai Comuni al Governo", conclude l'esponente della giunta Francese.