Furto nella scuola: portati via proiettore e tv

La rabbia di Francesco Carotenuto di Scafati Arancione: Continuiamo a essere terra di nessuno

"Il prefetto di Salerno si complimenta con la Commissione straordinaria per la legalità ripristinata in città, ma la realtà racconta altre cose”

Scafati.  

Furto nella scuola di San Pietro a Scafati. Ignoti, nei giorni scorsi, hanno fatto irruzione nel plesso di via Carducci, nei pressi della fermata della Circumvesuviana, e hanno portato via una tv e un proiettore, oltre a danneggiare finestre, porte e suppellettili vari. A denunciare il caso è Francesco Carotenuto, portavoce di “Scafati Arancione”, che lancia l’ennesimo monito sull’emergenza sicurezza nella città dell’Agro nocerino sarnese.

“Siamo ancora una volta costretti a parlare dell’ennesimo schiaffo alla nostra terra”, ha detto. “Il luogo della cultura per eccellenza, una scuola, diventa terra di nessuno perché non c’è un adeguato sistema di sicurezza che possa far desistere gli autori di questi colpi”. “Scafati Arancione” da tempo invoca l’utilizzo della videosorveglianza in città, per limitare il fenomeno dei furti in abitazione e nelle strutture pubbliche.

“Gli ultimi arresti effettuati dai carabinieri del comando provinciale di Napoli testimoniano l’interesse delle gang vesuviane verso la zona Scafati. Non smetteremo mai di ringraziare le forze dell’ordine per il loro impegno, ma le istituzioni devono creare le condizioni affinché si possa vivere in un territorio più sicuro”, ha continuato Carotenuto. “Siamo contenti che il prefetto di Salerno, Francesco Russo, nell’ultima visita presso gli uffici del Comune di Scafati con la commissione straordinaria. Lo invitiamo però a vivere la città per 24 ore per capire veramente se la legalità è stata ripristinata in città.

Episodi come il furto a San Pietro ci dimostrano che siamo ancora molto lontani dall’obiettivo. Invitiamo la commissione straordinaria ad attuare interventi concreti per contrastare la criminalità. Noi siamo disponibili, in qualità di cittadini, a fare la nostra parte”.                          

S.B.