“La movida cavese solo divertimento senza droga e alcol” la precisazione arriva da Aldo Trezza, Presidente Confesercenti di Cava de’ Tirreni che risponde alle polemiche dell'ultimo periodo che vedono protagonista il centro metelliano. “La movida è diventata un vero è proprio fenomeno in termini di presenze di giovani e di famiglie che, soprattutto nel fine settimana, vengono a trascorre la serata nella nostra città – precisa Trezza -.
Lo certificano i parcheggi, e sono tanti, sold out fin dal pomeriggio, il centro storico affollato, i locali pieni fino a tarda ora, per un motivo molto semplice, le persone stanno bene, si sentono sicure, trovano posto auto senza dover spendere un capitale, negozi di altissima qualità per lo shopping e poi, i nostri operatori della movida sono una eccellenza per proposte, idee, innovazione, gastronomia, tanto che non solo tanta gente viene a Cava de’ Tirreni per trascorrere ore liete, ma anche tanti imprenditori cercano di spostare le loro attività da noi.
Parlare di droga e alcol nella movida è smentito dai fatti – chiosa il Presidente di Confesercenti -. Certo non mancheranno episodi che vanno attenzionati da parte delle forze dell’ordine, ma sono talmente marginali che non possono in alcun modo intaccare un movimento turistico di tale portata. Questi episodi vanno certamente combattuti e tutto sommato crediamo che non ci voglia neppure molto visto che le lamentele dei residenti sono sempre le stesse e si riferiscono soprattutto ad una strada marginale del centro storico, circoscritta tra via Sorrentino e le traverse adiacenti.
La movida cavese, però, è tutt’altro, fatta da gente seria, perbene, professionisti capaci che sanno proporre sempre nuove iniziative e soprattutto sanno organizzarle. A breve, la Confesercenti insieme a tutto il gruppo di lavoro dei pubblici esercizi, riproporrà l’evento “Aperitivo lungo il corso” che nel periodo delle festività natalizie richiama da anni migliaia di persone da tutta la regione. La garanzia più grande è la fidelizzazione della clientela che certo non frequenta luoghi dove non si sente sicura o trova un cattivo servizio e disagi” conclude Trezza.
S.B.