"Non vogliamo diventare la pattumiera della Campania"

Battaglia sul nuovo impianto per il trattamento rifiuti nella Piana: accuse alla Regione

Battipaglia.  

“Respingiamo ogni proposta calata dall’alto, è la nostra battaglia da sempre, da quando la città di Battipaglia ha sfilato per le strade gridando con forza e pretendendo il rispetto del territorio e della salute dei cittadini. La Regione sta ignorando una protesta che è ancora in corso, sta ignorando gli impegni presi con le istituzioni cittadine. Non ci arrenderemo". E' il grido di battaglia di Cecilia Francese, sindaco della città della Piana del Sele che si trova a fare i conti con la difficile situazione legata allo Stir e non solo. "Ora dovranno ascoltarci, abbiamo inviato un’ennesima richiesta di incontro. Non sono sola in questa battaglia, Battipaglia non è sola in questa battaglia, lo ha dimostrato la grande manifestazione del novembre scorso che ha mobilitato migliaia di persone provenienti dai diversi centri della Piana ed è di martedì il tavolo di confronto tenuto dai sindaci presso la sede dell’Anci Campania sulle problematiche scaturite dalla realizzazione del piano rifiuti anche alla luce delle novità introdotte dal disegno di legge regionale sulla “semplificazione”.

Presenti, fra gli altri, anche i sindaci di Afragola, Cancello e Arnone, Casal di Principe, Castelnuovo Cilento, Chianche, Fisciano, Marigliano, Giugliano in Campania, Pomigliano d’Arco. "Battipaglia non è disponibile ad avere altri impianti sul territorio ed è necessario tenere conto di quelli già esistenti, non siamo disposti a diventare la pattumiera del meridione. Dall’incontro tenuto martedì, inoltre è emerso che non si possono condividere norme che appaiono gravemente lesive della potestà e dell’autonomia degli enti locali e che sottraggono ai Comuni ogni potere decisionale in materia di opere pubbliche di interesse strategico".

“E’ sbagliato – si legge dalla nota Anci - che, su temi sensibili per le popolazioni amministrate, si proceda con atti di imperio, con veri e propri commissariamenti mentre occorrerebbe dialogare con le comunità e i loro rappresentanti. Per questo motivo, i sindaci riuniti hanno chiesto alla Regione di riaprire i canali dell’interlocuzione istituzionale, introducendo una flessibilità e rimodulazione anche sul piano della tipologia degli impianti.
Nel contempo sollecitano il presidente De Luca e il suo vice Bonavitacola, a promuovere al più presto un incontro al fine di arrivare a soluzioni eque e non calate dall’alto che tengano conto, come si era convenuto, di misure di accompagnamento e compensative a favore dei comuni ospitanti”.

“Inoltre il nostro impegno sul territorio in merito ai miasmi è continuo, serrati controlli, ordinanze – conclude la sindaca Cecilia Francese – che garantiscano il rispetto delle regole. Molte aziende sono state poste sotto sequestro, altre sanzionate e diffidate. Il controllo del territorio sta avvenendo in maniera certosina e non ci fermeremo”.

Redazione Salerno