Sito di compostaggio: l'amministrazione dice no all'impianto

Il sindaco Francese “Giusto l'allarme, giusta la preoccupazione, giusta l'insofferenza"

Battipaglia.  

 

No al sito di compostaggio, sì al ricorso straordinario contro la decisione scellerata di chi non ha tenuto conto del nostro territorio e della salute dei propri cittadini.

Dal confronto tenutosi ieri sera presso l'Auditorium della chiesa San Gregorio VII è emersa la totale vicinanza delle posizioni del comitato “No al sito di compostaggio” ai percorsi intrapresi dall'amministrazione Francese, avvenimento di certo positivo per l'intera comunità e costruttivo nell'interesse di un percorso che tende sempre di più a guardare nella stessa direzione.

Il sindaco di Battipaglia Cecilia Francese: «Giusto l'allarme, giusta la preoccupazione, giusta l'insofferenza, ma la banalizzazione non serve. Questa amministrazione ha affrontato il confronto con i cittadini, nonostante, si ritrovi ad ereditare molte delle situazioni con le quali è costretta a fare i conti. Smettiamola di fare populismo, non esistono fasce da indossare e pubblico servizio da interrompere, chi si è mosso in questa direzione è stato poi costretto a tirare i remi in barca. Questa è la prima amministrazione che ha deciso di affrontare il problema dei miasmi, partendo dalle verifiche, dai controlli e soprattutto dalle denunce.

C'è un Governo cittadino eletto che deve porsi come interlocutore su tutti i tavoli sovracomunali, Battipaglia non può e non deve essere più una tappa da saltare. Non facciamo l'errore di ignorare o di non conoscere la storia degli ultimi 20 anni. Oggi, giustamente, si ricorda l'accordo del 2002, quando in cambio dello Stir si prometteva a Battipaglia di non portare altra impiantistica qui nel nostro territorio, chi doveva opporsi probabilmente aveva già barattato il consenso ed inerme assisteva allo stupro di questo territorio.

Mi chiedo cosa è stato fatto dal 2002 ad oggi periodo nel quale sono state autorizzate altre strutture private che operano nel settore dei rifiuti, oltre a discariche, siti di stoccaggio ed impianti di compostaggio che circondano la nostra città con effetti devastanti e senza che la nostra comunità ne abbia tratto il minimo beneficio in termini di abbattimento dei costi. Paghiamo, quindi, di fatto, le conseguenze fisiche e politiche di questa impostazione storica ed ideologica. Noi questa idea, questa impostazione intendiamo sconfiggerla.

Noi giochiamo una partita in salita, ma siamo qui dalla parte dei cittadini e siamo certi che anche loro sono con noi in questa battaglia. Noi dobbiamo, oggi, aprire ai livelli Regionali, Provinciali una vera e propria trattativa. Il nostro NO deve essere accompagnato da una proposta che abbatta i costi, e garantisca forme di controllo da parte del Comune di Battipaglia, tutelando la nostra comunità, e che soprattutto non ci esponga ad un altro pericolo come l'isolamento istituzionale e l'etichettatura della nostra battaglia come qualcosa di meramente campanilistico. Allora procediamo con ordine: questa amministrazione è totalmente contraria alla realizzazione di mega impianti di compostaggio e rispolvereremo, ovviamente anche l'accordo del 2002.

E' al vaglio dell'avvocatura la richiesta di revisione di quell'accordo scellerato che vide a suo tempo l'assenso del comune di Battipaglia e che oggi ci vede costretti a ricorrere al Capo dello Stato per ottenere una sospensiva, non è l'unico percorso legale che si intende intraprendere. Propongo la costituzione di un gruppo di lavoro che affianchi l'amministrazione in questi procedimenti. A settembre porteremo in Consiglio anche la costituzione della Consulta dell'Ambiente. Aprire trattative che permettano un dialogo costruttivo con Regione, Provincia e movimenti ambientalisti. Il Comune di Battipaglia deve ritornare ad avere un ruolo di controllo del proprio territorio; anche per questo stiamo organizzando un convegno pubblico sul tema dei rifiuti che veda la presenza delle istituzioni, dei movimenti ambientalisti e della politica, delle organizzazioni sociali, di esperti e dei singoli cittadini».

Redazione Salerno