Mercoledì pomeriggio dal direttore generale dell’Asl Salerno, Antonio Squillante è arrivata la lettera di sospensione per il primario di rianimazione dell’Ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, motivando e legando il tutto alle “gravi incapacità” da parte del medico. Il provvedimento è diventato esecutivo immediatamente, con il primario che è stato sospeso dal servizio, e lasciato senza stipendio per trenta giorni. Il motivo della sospensione è legato all’espletamento del servizio di assistenza domiciliare, collegato alle nuove direttive di gestione dello stesso. In particolare si tratta del servizio di nutrizione parenterale, che è stato trasferito al distretto sanitario di Nocera Inferiore che ora si occupa dell’organizzazione e del programma. Stando a quello che è emerso dopo l’indagine effettuata, il primario dell’unità, secondo i manager di via Nizza, avrebbe continuato a coordinare il servizio senza interfacciarsi con i vertici del Distretto, seguendo una linea di percorso che si può definire autonoma. Questa cosa, quindi, ha portato il direttore generale dell’Asl Salerno, Antonio Squillante ad inviare il provvedimento di sospensione ai direttori amministrativo e sanitario dell’Umberto I e alla commissione disciplinare aziendale. Come detto la lettera di sospensione non usa mezzi termini e i toni sono decisamente duri. Già in passato, Squillante si era reso protagonista di provvedimenti simili a questo, basti pensare alla sospensione arrivata a due direttori sanitari ospedalieri, quello di Oliveto Citra e quello di Eboli. A questi provvedimenti vanno aggiunti il licenziamento del direttore di Unità di anatomia patologica di Eboli, Michele Verrioli, con il quale è aperto un contenzioso giudiziario.
Redazione