Campania, M5S: Il masso del Cilento e il teatrino dell’assurdo

Chiesto l'intervento della Regione: cosa ha fatto in questi due anni?

«Assurdo bollare come sbagliata la decisione del sindaco di rimuovere d'iniziativa il masso che bloccava la provinciale 12»

Aquara.  

«Chiediamo quali interventi la Regione Campania intenda adottare per l’erogazione delle somme necessarie per ripristinare la viabilità nei comuni interessati dalla famosa querelle del masso del Cilento».

Lo chiede Michele Cammarano, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle in una interrogazione rivolta al presidente De Luca.

«E’ diventato un teatrino dell’assurdo la vicenda del masso del Cilento, denunciato per primo dal MoVimento 5 Stelle, e rimosso, dopo due anni, su iniziativa di un sindaco, e tra le polemiche».

Il masso – lo ricordiamo – caduto sulla provinciale 12, che collega Ottati a Castelcivita, al chilometro 9,400, nel tratto che ricade nel comune di Aquara, in provincia di Salerno, impedendo il passaggio sicuro dei veicoli.

«Nel 2014 – continua Cammarano - la Regione Campania aveva reso disponibili risorse, per 200 mila euro, funzionali a mettere in sicurezza i costoni che sovrastano la strada provinciale tra Castelcivita e il bivio San Vito di Aquara perché il problema della caduta massi in quel pezzo di territorio è un fatto noto».

«Il masso che ha rubato le prime pagine nazionali è caduto nel 2015 - spiega - e mostra che il problema della caduta massi in quel tratto stradale non è stato superato e che è un pericolo che può ripresentarsi nel futuro e rendere costantemente impraticabile il collegamento tra i comuni di Roccadaspide, Eboli, Battipaglia e Salerno».

«L’iniziativa di un amministratore locale di rimuovere il masso è stata bollata come un atto sbagliato e non autorizzato - spiega il consigliere - quindi si è proceduto al successivo transennamento dell’arteria stradale perché non in sicurezza».

«Sembra di assistere al gioco dell’oca - aggiunge - ancora una volta vittime di questa tormentata telenovela sono le comunità vessate, umiliate e stanche, che senza volerlo vivono una notorietà internazionale che non cercavano e che sembra rappresentare una narrazione di un Sud fermo e arretrato».

«Non ci stiamo a questa assurda indecenza - attacca Cammarano - dopo due anni non è stato ancora messo in sicurezza il costone e l’area antistante con il ripristino della viabilità». 

«Continuano i disagi dei residenti - evidenzia il consigliere - per quanto riguarda i servizi sanitari, le attività commerciali e, da settembre, l'apertura delle scuole». 

«Nella nostra interrogazione chiediamo conto per quanto di competenza alla Regione Campania - conclude - se i finanziamenti previsti sono stati erogati e, in caso contrario, capire il perché dei ritardi e le responsabilità».