Il neo procuratore del tribunale di Nocera Inferiore Antonio Centore ha illustrato i dettagli del blitz antidroga compiuto all'alba dai carabinieri del reparto territoriale, che hanno.eseguito un'ordinanza di custodia cautelare a carico di 18 indagati, molti di loro incensurati, ritenuti responsabili di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Secondo gli inquirenti, le persone chiamate in causa avrebbero svolto un ruolo in numerosi episodi di spaccio di cocaina, hashish e marijuana, della quale si approviggionavano nei paesi dell'area vesuviana per smerciarla nelle piazze di Nocera Inferiore e anche sul mercato veneto.
Durante le operazioni i carabinieri hanno sequestrato oltre 250 grammi di cocaina, oltre 2 kg di hashish ed anche un veicolo che i pusher avrebbero usato per la consegna “al dettaglio”. Undici indagati sono stati condotti in carcere, altri sei agli arresti domiciliari, mentre per uno di loro è scattata la misura di divieto di dimora in Campania.
"Un'operazione - precisa il procuratore Centore - che rappresenta una di quelle indagini modello su come si fa contrasto allo spaccio, con un'attività di monitoraggio sia mediante intercettazioni telefoniche ed ambientali, sia con interventi classici di osservazione, controllo, pedinamenti, appostamenti, sequestri.
E' stata così individuata una rete di spacciatori che collaboravano tra loro, ci sono dei soggetti figli di personaggi già noti alle cronache giudiziarie passate. Importante poi capire perchè era necessario che le ordinanze in gran parte fossero in carcere, questo perchè c'era una dedizione costante degli indagati all'approviggionamento e al successivo spaccio delle sostanze stupefacenti.
Non si sono fermati - continua Centore - neppure quando hanno capito di essere intercettati o seguiti, anzi hanno scherzato sulla cosa, anche affibbiando dei nomignoli agli agenti".
Sara Botte
