Rischiano il licenziamento per un abuso edilizio, hanno paura i circa 400 dipendenti della Ft Logistica, società di Fisciano che rischia di subire una brusca frenata negli affari dopo un controllo in cui è emerso un’irregolarità all’interno dello stabilimento di via Bivio Spiano. A chiedere chiarezza è Luigi Vicinanza, sindacalista della Cisal provinciale. L’esponente della sigla di categoria, infatti, ha già inoltrato una richiesta di incontro al primo cittadino di Fisciano, Vincenzo Sessa, per cercare di salvaguardare i livelli occupazionali.
“La situazione è molto delicata e gli operai sono allarmati”, ha detto. Per ora la Ft ha spostato parte delle sue attività presso un altro stabilimento, anche se si tratta di un’operatività ridotta visto che la maggior parte del business si svolge in via Bivio Spiano. Da qui la preoccupazione di Vicinanza, che teme l’utilizzo di ammortizzatori sociali per affrontare la crisi.
“Abbiamo inoltrato richiesta di incontro al primo cittadino del Comune di Fisciano, ma a oggi non ho ricevuto riscontro e questa cosa non può che fare altro che infastidirmi”, ha continuato Vicinanza. “Parlare con il sindaco per noi, come Cisal, resta la priorità. Serve comprendere le responsabilità e l'attenzione delle istituzioni nei confronti delle problematiche occupazionali”. Per il momento, però, il caso sembra consumarsi nell’indifferenza generale. “La vertenza che si sta generando viene sottovalutata. Tutto questo produrrà dei danni catastrofici all’economia della Valle dell’Irno e non solo, visto che parliamo di una azienda storica di trasporti che occupa circa 400 lavoratori”.
Vicinanza ha chiesto un confronto con Sessa per capire come mai il Comune di Fisciano, dopo 40 anni, ha presentato richiesta di sgombero dell'area per motivi legati ad abusi edilizi. “Seppure vi fossero non credo che debba essere questa la maniera per risolverli, creando ulteriori danni alle aziende e danni all'occupazione. Per questo al sindaco vogliamo chiedere di utilizzare la massima sensibilità nei confronti di questi lavoratori. Non si possono abbandonare 400 famiglie al proprio destino. Elogiamo gli imprenditori che hanno il coraggio di sfidare la crisi e credo che lo stesso debbano fare anche le istituzioni, troppo spesso assenti e miopi. Non si può assistere inermi alla chiusura delle ultime realtà industriali che fanno girare l’economia della nostra provincia”.
Redazione Salerno