Ancora minorenni nei centri scommesse, le fiamme gialle della Compagnia di Scafati hanno sanzionato altri due gestori. A Castel San Giorgio un sedicenne è stato beccato mentre ritirava una “giocata”, mentre a Nocera Inferiore, è stato scoperto un quindicenne intento a consultare i palinsesti, pronto a piazzare la scommessa. La guardia di finanza ha così multato i titolari per la presenza dei due giovanissimi, in tutte le sale dedicate al gioco è infatti vietato anche solo l'accesso ai minori di 18 anni. Ma la lotta alla ludopatia non è solo una prerogativa delle forze dell'ordine, visto in numero sempre crescente di minori interessati dal fenomeno, una fascia d'età indubbiamente più facilmente manipolabile e influenzabile.
Nei giorni scorsi ha lanciato un appello alle istituzioni anche la Fnp Cisl di Salerno proprio per dare un freno a questa tendenza preoccupante che coinvolge sempre più ragazzini. Si è fatto portavoce dell'iniziativa Giovanni Dell’Isola, segretario generale della Cisl Salerno, che, anche a seguito alle diverse e recenti operazioni della Guardia di Finanza, che ha scoperto nell'Agro Nocerino Sarnese minori di 15 anni intenti a scommettere sulle partite di calcio del campionato di serie A, ha deciso di agire in qualche modo.
“Noi della Cisl Pensionati – ha precisato Dell’Isola – da tempo stiamo indirizzando la nostra attenzione alle ricadute sociali che il fenomeno manifesta presso la popolazione giovanile, quale sintomo di disagio sociale. Come sindacato, ribadiamo che gli anziani non rubano il futuro ai giovani, ma anzi auspicano un domani sereno per i propri figli o nipoti. Chiediamo una riflessione a 360 gradi sul gioco d’azzardo, che per molti adolescenti rappresenta un’occasione di fuga dalla solitudine.
Importante è puntare alla prevenzione – continua Dell’Isola – perché certe situazioni incidono sulla crescita dei ragazzi, ma creano gravi ripercussioni sulle stesse famiglie. Soprattutto i minorenni si illudono di risolvere i loro problemi con le slot-machine, le scommesse, il poker online, il lotto o il superenalotto. Vogliamo contribuire a chiedere interventi per proteggere le fasce di popolazione più deboli da quello che può diventare a tutti gli effetti una malattia”. E' nata così la proposta alle 158 amministrazioni comunali del territorio: “Tanti enti stanno adottando dei regolamenti anti gioco d’azzardo. C’è chi fissa la distanza minima da scuole, centri di aggregazione, strutture sanitarie residenziali e dalle aree verdi attrezzate per l’apertura di nuove sale da gioco e l’installazione delle apparecchiature.
Diversi comuni hanno anche adottato misure di riduzione delle aliquote fiscali per gli esercizi che elimineranno le slot machine e molti sindaci, con proprie ordinanze, restringono gli orari di funzionamento delle apparecchiature negli esercizi autorizzati. Pensiamo che la prevenzione sia fondamentale – conclude Dell’Isola – e che il primo esempio debba arrivare proprio da genitori, nonni, associazioni di volontariato e parrocchie. Ma anche lo Stato deve fare la sua parte”.
Redazione Salerno