Sit- in di protesta questa mattina a Sarno in seguito all'episodio verificatosi venerdì' scorso, quando si è sfiorata la tragedia a causa del crollo di una parte del soffitto verificatosi poche ore prima del suono della campanella, in un'aula al primo piano della scuola di infanzia e primaria II circolo didattico di Serrazzeta. Fortunatamente i bambini non si trovavano nelle aule ancora, ma da tempo i genitori si lamentavano con i dirigenti scolastici per delle infiltrazioni d'acqua che interessavano il soffitto, facendo cadere detriti sui quaderni dei propri figli.
L'episodio dunque, secondo i genitori si poteva evitare. Ma a scatenare ancor di più l'ira delle mamme è stata la scelta di chiudere solo il locale interessato dal cedimento e un’aula accanto risultata inagibile. I genitori chiedono, infatti, che siano effettuati controlli su tutta la struttura per avere garanzie sulla sicurezza dell'intero edificio.
Hanno così deciso di manifestare questa mattina il loro dissenso con un sit- in pacifico davanti all'edificio scolastico, presenti tutte le mamme, accompagnate da alcuni consiglieri di minoranza del comune di Sarno che, simbolicamente, indossavano degli elmetti protettivi. “ Si faccia una verifica strutturale di tutto l'edificio e di tutti gli edifici della zona, non possiamo mandare a scuola i nostri figli con le protezioni in testa, non vogliamo neppure immaginare cosa sarebbe potuto succedere se nel momento del crollo seduti a su quei banchi ci fossero stati dei bambini” questa la richiesta comune.
Un grido di allarme che non deve restare inascoltato. Secondo le mamme i controlli effettuati sono stati troppo superficiali e realizzati da incompetenti. “Chiediamo sicurezza perchè è un nostro diritto legittimo – precisano le signore - noi mandiamo i bambini a scuola pensando che vadano in un luogo protetto e così dovrebbe essere, qui ora tutto questo non sta accadendo, siamo stati dei miracolati e lo è stata anche l'amministrazione comunale”. Nonostante la mancanza di un'ordinanza specifica che solo il comune può emanare, comunque i bambini non stanno frequentando le lezioni, le mamme chiedono ora a gran voce l'intervento delle istituzioni, che siano rapide e che si individuino anche le responsabilità di quello che poteva trasformarsi in un dramma.
Sara Botte