Morto folgorato a 14 anni: rinvio a giudizio per l'operaio

Non usò le dovute precauzioni, causando il decesso del giovanissimo

Fisciano.  

E’ stato rinviato a giudizio con l’accusa di omicidio colposo G.E., l’operaio 46enne di Castellammare che stava raccogliendo le ciliegie con il piccolo Ettore, quando il 14enne è morto colpito da una scarica elettrica fatale. Il giovanissimo è rimasto folgorato in seguito al contatto della scala usata per salire sugli alberi con i tralicci dell’alta tensione. Il 14enne il 12 giugno scorso si trovava nei pressi di Fisciano a raccogliere ciliegie in un terreno di proprietà della sua stessa famiglia. Il ricavato era destinato a persone bisognose del Perù, con il tramite di un’associazione di volontariato.

La Procura di Nocera Inferiore ha chiuso le indagini sulla sua morte, l’accusa mossa all’operaio è di non aver adottato le dovute precauzioni per il piccolo durante la fase di raccolta. Fu utilizzata una scala infatti una alluminio alta circa 8 metri, ma il ragazzino non indossava indumenti idonei a quel lavoro, come delle scarpe in gomma, così si posizionò da un lato della scala, fermandola a terra con i piedi mentre l’operaio, non curandosi della linea Enel ad alta tensione, prese la scala dall’altro lato per camminarvi sotto ed alzarla. Il movimento comportò il contatto con i fili dell’alta tensione, da qui la scarica elettrica che folgorò il 14enne. Inutile ogni tentativo di soccorso.

Redazione Salerno