Il sindaco Giuseppe Canfora ha commentato i danneggiamenti subiti al teatro D'Elise in piazza 5 Maggio, dove ignoti hanno distrutto una vetrata. "Una città come Sarno non può avvilirsi di fronte a un manipolo di disgregati delinquenti.
Non si sopporta proprio che si possa governare in trasparenza e nella legalità. Mi aspetterei un coro di proteste unanime e di condanna da parte di tutti i cittadini sarnesi. Danneggiare in modo così plateale è una chiara intimidazione nei confronti di chi onestamente fa il proprio dovere ogni santo giorno".
Canfora continua: "Sono così vergognosamente pavidi da distruggere i luoghi aggregativi e sociali, come l'ex mattatoio, dove è stata divelta la porta di accesso e sono stati rubati video Tv e altri oggetti.
E' ripartita l'orda barbarica, distruttiva, specchio dei loro cuori aridi e delle loro anime perse. Ed è offensivo per l'arte e per chi lavora d'arte. Ricordo prima a me stesso che ogni infamia, tirannia, dittatura, nasce lì dove la cultura e i luoghi dove si professa vengono offesi.
E non sopporto l'idea di una Sarno devastata da mancanza di creatività e quindi di vita. Mi ribello a questa volgarità di ridurre tutto all'avvilente quotidianità. E fortunatamente c'è Samuele Esposito, il nostro campione europeo di pugilato e il suo "grande, umile" gesto di amore civile e cristiano nell'atto di riparare la tribuna dello stadio Felice Squitieri dopo gli atti vandalici. Due modi opposti di vivere il presente. Abbiamo bisogno di Samuele e della sua profonda umanità per recuperare chi vive in conflitto perenne la sua identità con il pericolo vero di disperderla per sempre".
Redazione Salerno