Omicidio della prostituta: incastrato dai gioielli

Si aggrava la situazione per il muratore 36enne

Pagani.  

Si aggrava la situazione per Carmine Ferrante, il muratore 36enne accusato dell’omicidio Nikolova Temenuzhka, la giovane prostituta trovata morta a Pagani lo scorso 19 agosto. Un paio di orecchini e un bracciale, questi gli oggetti trovati nella sua macchina, che rendono ora il quadro a suo carico ancor più solido.

Tra pochi giorni, il sostituto procuratore Giuseppe Cacciapuoti riceverà l’ultima informativa dai carabinieri, con la quale chiuderà ufficialmente l’indagine, quasi scontata la richiesta di rinvio a giudizio per l'uomo.

All’interno dell’auto del 36enne originario di Dragonea, una frazione di Vietri sul Mare, sono stati rinvenuti gli oggetti che appartenevano alla ragazza bulgara di 37 anni.

L’uomo, sposato e padre di tre figli, è accusato di omicidio aggravato volontario. Intanto ancora non è chiaro come sia morta la giovane. Diverse le difficoltà riscontrate dalla procura di Nocera Inferiore a causa dello stato di decomposizione del corpo della ragazza rimasto in un campo incolto per una settimana. Ferrante avrebbe incontrato la ragazza la sera del 12 agosto lungo la Statale 18, per poi appartarsi in una strada adiacente al cavalcavia del cimitero. Secondo i carabinieri Ferrante fu l’ultimo cliente di Nina, a confermarlo anche un’altra ragazza che si prostituiva con lei nella zona e che denunciò la scomparsa della sua amica, a darne notizia il quotidiano Il Mattino.

Redazione Salerno