La morte di Stefano: il tragico racconto della fidanzata in tv

Per 50 ore al buio chiedendo aiuto

Valva.  

Ieri sera Francesca Bronzi, fidanzata di Stefano Feniello, entrambi coinvolti nella tragedia dell’Hotel Rigopiano, ha raccontato la sua drammatica testimonianza nel corso della trasmissione Porta a Porta su Rai Uno. Francesca si è salvata, è una dei superstiti tratti in salvo, ma porta con sé l’orrore di quelle 50 ore passate sotto le macerie dell’Hotel, travolto dalla valanga di neve.

Ha raccontato che quella sera si trovava con il fidanzato Stefano, tranquilli uno di fronte all’altro dinanzi al camino “quando un forte boato ed un urto violentissimo mi ha fatto sobbalzare per alcuni metri in avanti. Da quel momento in poi ci siamo persi di vista, ma riuscivo con l’uso della torcia del cellulare a vedere solo un suo braccio. Da quel momento in poi è iniziato un incubo. Io e Stefano insieme con gli altri ospiti eravamo terrorizzati per le forti scosse avvertite fino a quel momento. Almeno cinque. Siamo stati più volte rassicurati dal personale della struttura sulla stabilità dell’Hotel, ma eravamo in attesa che arrivasse uno spalaneve per liberare la strada”.

La giovane al momento dell’intervista non sapeva ancora della tragica fine del fidanzato, morto sotto i detriti dell’albergo e riconosciuto dal padre solo ieri sera. “Ero al buio, in uno spazio piccolissimo, senza acqua e senza cibo. Accanto a me avevo un’altra coppia di fidanzati, Vincenzo Forti e Giorgia Galasso con i quali riuscivo ad interloquire. Loro mi hanno spesso passato della neve per potermi rinfrescare e dissetare. Sono stata sempre rannicchiata, con le ginocchia al petto e percepivamo costantemente dei rumori in superfice. Quante volte abbiamo gridato aiuto. Fino a quando i Vigili del Fuoco ci hanno trovato e non ci hanno più lasciato”.

Queste le parole che Francesca, ancora ignara della morte del fidanzato, ha rilasciato ieri sera, la giovane ha più volte raccontato in questi tremendi giorni di aver visto solo il braccio del suo amato Stefano, travolto dai detriti. Lo aveva riconosciuto da un orologio che lei stessa gli aveva regalato, un regalo proprio come quel giorno da passare all'Hotel Rigopiano insieme per festeggiare i 28 anni di Stefano.

Sara Botte