Centro hub dell’ospedale di Vallo della Lucania, Biagio Tomasco della Uil Fpl di Salerno chiede risposte concrete per la rimodulazione della struttura. “Come sindacato vogliamo conoscere quali siano le azioni messe in essere direttore sanitario del presidio del San Luca della Lucania e della struttura centrale dell’Asl per il mantenimento di uno degli assets assistenziali più importanti non solo per il nosocomio vallese ma soprattutto per l’intera popolazione racchiusa nell’ambito di competenza assegnatogli, che comprende il Cilento e il Vallo di Diano”.
Risposte chiare per la rimodulazione del centro hub dell’ospedale di Vallo della Lucania. A chiederlo è Biagio Tomasco, segretario delle Politiche sanitarie della Uil Fpl di Salerno, in una nota indirizzata ai vertici dell’Asl provinciale e del presidio ospedaliero cilentano. Una lettera che arriva dopo quella del direttore dell’Unità operativa di Cardiologia del “San Luca”, il dottore Giovanni Gregorio, che, nei giorni scorsi, ha lamentato una carenza di personale e di attrezzature tale da indurlo a chiedere la rimodulazione del centro hub di Vallo della Lucania in centro spoke. Una presa di posizione che a Tomasco non è piaciuta affatto. “Le dichiarazioni di Gregorio non sono esaustive, ma anzi altamente lesive di quella che è la dovuta assistenza ai pazienti afferenti al nosocomio vallese”, ha spiegato il sindacalista della Uil Fpl.
“Per quanto riguarda la presenza di un solo emodinamista ad orario ridotto per funzioni amministrative, ovvero il dottore Antonio Aloia, attuale sindaco del comune di Vallo della Lucania, non risulta pregnante in ordine alla questione in quanto lo stesso sia giunto al suo secondo mandato elettorale e negli ultimi cinque anni abbia comunque garantito la sua presenza nel servizio di emodinamica. Quindi ci si chiede come mai solo ora ci si accorga che tale impegno non risulti esaustivo della regolarità del servizio invocata dal dottore Gregorio, mentre negli ultimi 5 anni lo è stata anche se attenzionata ai vertici aziendali”. Per Tomasco, dunque, la situazione descritta dal direttore Gregorio non deve essere considerato l’optimum per un centro hub, ma la soluzione proposta dal direttore dell’Unità operativa di Cardiologia del “San Luca” non può andare nel senso di un ulteriore depotenziamento del presidio di Vallo della Lucania, bensì deve garantire la presenza adeguata di emodinamisti da recuperare in altre strutture dell’Asl che possano assicurare il servizio in 24 ore su 24.
“Il dottore Gregorio ritiene che le funzioni proprie del centro hub non possano essere assicurate, in sicurezza, dall’emodinamica di Vallo della Lucania. La cosa che appare strana se non pretestuosa atteso che le condizioni odierne siano perfettamente sovrapponibili a quelle presenti negli anni addietro, ma cosa ancor più importante non ben si capisce con quale autorità il dottore Gregorio abbia, con la sua nota, ridisegnato la rete dell’Ima (Infarto miocardio acuto), che ha rappresentato un traguardo di civiltà per tutta la nostra provincia, assegnando il ruolo di spoke al centro di Vallo della Lucania. Per questo, come sindacato, vogliamo conoscere quali siano le azioni messe in essere direttore sanitario del presidio del “San Luca” della Lucania e della struttura centrale dell’Asl per il mantenimento di uno degli assets assistenziali più importanti non solo per il nosocomio vallese ma soprattutto per l’intera popolazione racchiusa nell’ambito di competenza assegnatogli, che comprende il Cilento e il Vallo di Diano”.